Чёрный корсар. Уровень 1 / Il Corsaro Nero. Эмилио Сальгари. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Эмилио Сальгари
Издательство: Издательство АСТ
Серия: Легкое чтение на итальянском
Жанр произведения:
Год издания: 1898
isbn: 978-5-17-165853-3
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ha visto un'ombra gigante attaccare i baschi. L'uomo teneva in mano un grosso bastone.

      – Moko! – hanno esclamato il Corsaro e Carmaux.

      Moko ha colpito i baschi con tale forza che tutti sono caduti a terra.

      – Grazie, compare! – ha gridato Carmaux. – Che forza!

      – Fuggiamo, – ha detto il Corsaro. – Non abbiamo più nulla da fare qui.

      Alcuni abitanti, svegliati dalle grida dei feriti, cominciavano ad aprire le finestre per vedere di che cosa si trattava.

      – Dove hai lasciato il cadavere? – ha chiesto il Corsaro a Moko.

      – Fuori della città, – ha risposto Moko.

      – Grazie per il tuo aiuto.

      – Capitano, – ha detto l'africano. – Vedo otto uomini armati di alabarde e di moschettoni avanzarsi verso di noi.

      – Amici, – ha detto il Corsaro, – qui si tratta di vendere cara la vita.

      – Comandate che cosa si deve fare e noi siamo pronti, – hanno risposto il filibustiere ed il negro, con voce decisa.

      – Moko!

      – Sì, padrone!

      – Porta il corpo di mio fratello sulla nostra barca. Puoi farlo? Troverai la barca sulla spiaggia e sarai al sicuro con Wan Stiller.

      – Sì, padrone.

      Il negro è andato subito. La strada era bloccata, così è andato in una via laterale mettendo capo ad una muraglia che serviva di riparo ad un giardino.

      Il Corsaro, vedendo Moko partire, ha detto al filibustiere:

      – Prepariamoci ad attaccare la pattuglia davanti a noi. Se riusciamo a passare, potremo raggiungere la campagna e poi la foresta.

      Erano all'angolo della via. La seconda pattuglia non era lontana, mentre la prima non si vedeva.

      – Prepariamoci, – ha detto il Corsaro.

      – Sono pronto, – ha detto il filibustiere, nascosto dietro l'angolo della casa.

      Gli otto soldati camminavano piano. Uno di loro, forse il comandante, ha detto:

      – Adagio, ragazzi! Quei bricconi non sono lontani.

      – Siamo in otto, signor Elvaez, – ha detto un soldato. – Il taverniere ha detto che i filibustieri erano solo tre.

      – Ah! Quel furfante! – ha mormorato Carmaux. – Ci ha traditi! Se lo trovò, lo uccido!

      Il Corsaro Nero ha alzato la sciabola, pronto ad attaccare.

      – Avanti!.. – ha urlato.

      I due filibustieri hanno attaccato con forza la pattuglia, colpendo a destra e a sinistra. I soldati, sorpresi da quell'improvviso attacco, non hanno potuto resistere e si sono gettati chi da una parte e chi dall'altra, per sottrarsi a quella gragnuola di colpi. Quando si sono ripresi, il Corsaro e il suo compagno erano già lontani. Capendo che erano solo due uomini, i soldati li hanno seguiti urlando:

      – Fermateli! I filibustieri! I filibustieri!..

      ‹…›

      – Capitano! – ha gridato Carmaux, che si trovava dinanzi. – Siamo in trappola.

      – Cosa vuoi dire? – ha chiesto il Corsaro.

      – La via è chiusa.

      – Torniamo indietro, Carmaux. Gli inseguitori sono ancora lontani. Possiamo trovare un'altra via.

      Stava per correre di nuovo, quando ha detto:

      – No, Carmaux! Ho una nuova idea. Credo che possiamo far perdere le nostre tracce con un po' d'astuzia.

      È andato verso la casa alla fine della viuzza. Era una piccola abitazione a due piani, parte in muratura e parte in legno, con una piccola terrazza con fiori.

      – Carmaux, – ha detto il Corsaro. – Apri questa porta.

      – Ci nascondiamo qui?

      – Mi sembra il miglior modo di far perdere le nostre tracce ai soldati.

      – Benissimo, capitano.

      Carmaux ha aperto la porta con una lunga navaja. I due filibustieri sono entrati velocemente e hanno chiuso la porta, mentre i soldati urlavano:

      – Fermateli! Fermateli!

      Nell'oscurità, hanno trovato una scala e sono saliti, fermandosi sopra.

      – Bisogna vedere dove siamo, – ha detto Carmaux. Ha estratto un acciarino ed un pezzo di miccia da cannone e l'ha accesa, soffiandovi sopra per ravvivare la fiamma.

      – Guarda! Una porta aperta, – ha detto.

      – E qualcuno che russa, – ha aggiunto il Corsaro.

      – Buon segno!.. Colui che dorme è una persona pacifica.

      Il Corsaro ha aperto la porta e è entrato in una stanza modesta. C'era un letto occupato da una persona. Ha acceso una candela e si è avvicinato al letto, sollevando la coperta. Un uomo dormiva. Era un vecchietto già calvo, rugoso, dalla pelle incartapecorita[27] e color del mattone, con una barbetta da capra e due baffi arruffati.

      – Non ci darà problemi, – ha detto il Corsaro.

      L'ha scosso per svegliarlo, ma senza successo.

      – Bisogna sparargli un colpo vicino all'orecchio, – ha detto Carmaux.

      Alla terza scossa, il vecchio ha aperto gli occhi. Vedendo quei due uomini armati, si è alzato rapidamente, sgranando gli occhi spaventati e ha detto con voce tremante:

      – Sono morto!

      – Ehi, amico! È presto per morire, – ha detto Carmaux. – Mi sembra che sei più vivo di prima.

      – Chi siete? – ha chiesto il Corsaro.

      – Sono un povero uomo che non ha mai fatto del male a nessuno, – ha risposto il vecchio, tremando.

      – Noi non vogliamo farvi del male, se risponderete alle nostre domande.

      – Vostra eccellenza non è dunque un ladro?..

      – Sono un filibustiere della Tortue.

      – Un fili… bu… stiere!.. Allora… sono… morto!..

      – Vi ho detto che non vi faremo del male.

      – Cosa volete da me?

      – Prima di tutto, vogliamo sapere se siete solo in questa casa.

      – Sono solo, signore.

      – Cosa fate a Maracaibo? – ha detto il Corsaro, in tono serio.

      – Sono un notaio, signore.

      – Va bene: noi prendiamo alloggio nella tua casa, finché giungerà l'occasione di andarcene. Noi non ti faremo male alcuno; bada però che se ci tradisci, la tua testa lascerà il tuo collo.

      ‹…›

      Il Corsaro si è seduto sorseggiando un bicchiere di vino, poi si è alzato e è andato verso una finestra che dava sulla strada[28]. È restato a osservare per un po', poi Carmaux l'ha visto entrare rapidamente nella stanza, dicendo:

      – È sicuro il negro?

      – È un uomo fidato, comandante.

      – Non ci tradirà?

      – Metterei una mano sul fuoco per lui.

      – Lui è qui…

      – L'avete visto?

      – Ronza nella viuzza.

      – Bisogna farlo entrare, comandante.

      – E del cadavere di mio fratello, che cosa


<p>27</p>

incartapecorito – пожелтевший

<p>28</p>

una finestra che dava sulla strada – окно, которое выходило на улицу