Carmaux era già sulle scale con il negro. Hanno aperto la porta e un giovane di circa vent'anni, vestito bene e con un pugnale alla cintura, è entrato frettolosamente, gridando:
– È così che fate aspettare chi ha fretta?.. Carr…
Vedendo Carmaux ed il negro, lui si è fermato, sorpreso e un po' spaventato. Voleva fare un passo indietro, ma la porta era già chiusa.
– Chi siete? – ha chiesto lui.
– Siamo i servi del signor notaio, – ha detto Carmaux, facendo un inchino goffo.
– Oh! Il signor Turillo è diventato ricco, se può permettersi dei servi? – ha chiesto il giovane.
– Sì, ha ereditato da uno zio morto nel Perù, – ha risposto il filibustiere, ridendo.
– Portatemi da lui. Sapeva che oggi è il mio matrimonio con señorita Carmen de Vasconcellos…
Il giovane aveva paura quando il negro l'ha colpito sulle spalle. Il povero giovane è caduto sulle ginocchia mentre gli occhi gli uscivano dalle orbite e la sua pelle diventava bruna.
– Eh, adagio, compare, – ha detto Carmaux. – Se stringi troppo, lo soffochi. Bisogna essere un po' gentili coi clienti del notaio!..
– Non preoccuparti, compare bianco, – ha risposto l'incantatore di serpenti.
Il giovanotto era portato nella stanza superiore, disarmato del pugnaletto, legato per bene e gettato a fianco del notaio.
– Fatto, capitano, – ha detto Carmaux.
Il capitano si è avvicinato al giovane e ha chiesto:
– Voi siete?
– È uno dei miei migliori clienti, signore, – ha detto il notaio. – Oggi mi avrebbe pagato molto…
– Tacete voi, – ha detto bruscamente il Corsaro.
– Il notaio parla troppo! – ha esclamato Carmaux. – Se continua così, dobbiamo tagliargli la lingua.
Il giovane ha guardato il Corsaro e ha detto:
– Sono il figlio del giudice di Maracaibo, don Alonzo de Conxevio. Potete spiegarmi perché mi avete preso?
– Non importa, ma se starete tranquillo, non vi faremo male. Domani sarete libero, se tutto andrà bene.
– Domani? – ha gridato il giovane. – Oggi mi devo sposare con la figlia del capitano Vasconcellos!
– Vi sposerete domani.
– Badate! Mio padre è amico del Governatore. Potreste avere problemi. A Maracaibo ci sono soldati e cannoni.
Il Corsaro ha sorriso:
– Non ho paura. Anche io ho uomini e cannoni.
– Ma chi siete voi?
– Non importa, – ha detto il Corsaro e è andato alla finestra.
Carmaux e il negro frugavano la casa dalla cantina al solaio, per vedere se era possibile preparare una colazione e Wan Stiller si accomodava presso i due prigionieri onde impedire qualsiasi tentativo di fuga. Il Corsaro si è seduto a tavola quando hanno sentito bussare nuovamente alla porta.
– Chi può essere? – ha chiesto Carmaux. – Un altro cliente?
– Va a vedere, – ha detto il Corsaro.
Il marinaio non ha aspettato a lungo. Si è avvicinato alla finestra senza però alzare la persiana, e ha visto un uomo anziano davanti alla porta. L'uomo sembrava un servo od un usciere di tribunale.
– Diavolo! – ha mormorato. – Questo uomo cerca il giovanotto. La sposa, padrini e gli ospiti saranno preoccupati. Uhm!.. La situazione diventa difficile!..
Il servo continuava a bussare alla porta. Il rumore attirava l'attenzione dei vicini.
Bisognava assolutamente aprire la porta ed impadronirsi il servo prima che i vicini chiamassero i soldati.
Carmaux ed il negro sono scesi velocemente e hanno aperto la porta. Il servo era legato, imbavagliato, quindi portato nella camera superiore a tenere compagnia al[32] disgraziato padroncino ed al non meno sfortunato notaio.
Un duello fra gentiluomini
Tutti erano preoccupati per la brutta situazione causata dal giovane e dal suo matrimonio. La sua sparizione misteriosa e quella del servo avrebbero spaventato i parenti e si aspettavano presto delle nuove visite di amici, servi o forse soldati e giudici.
Il Corsaro e i suoi uomini avevano pensato a vari piani, ma nessuno sembrava buono. Fuggire era impossibile per il momento. Bisognava aspettare la notte, ma forse i parenti del giovane non li avrebbero lasciati tranquilli. I tre filibustieri stavano cercando un piano per uscire da quella situazione pericolosa, quando qualcuno ha bussato alla porta. Questa volta non era un servo, ma un gentiluomo castigliano con spada e pugnale, forse un parente del giovane. Il castigliano, vedendo che nessuno apriva, ha iniziato a bussare più forte. Sembrava impaziente e probabilmente pericoloso.
– Vai, Carmaux, – ha detto il Corsaro.
– Temo che sarà difficile catturarlo, comandante. Sembrava forte, opporrà una resistenza disperata.
– Io ti aiuterò e sai che sono forte.
Il Corsaro ha preso una spada, ha controllato la lama e se l'era appesa al fianco, dicendo:
– Acciaio di Toledo: sarà utile contro il castigliano.
Carmaux e il negro hanno aperto la porta e il gentiluomo è entrato con un'espressione arrabbiata e la mano sulla spada, dicendo con voce collerica:
– Ci vuole un cannone per farsi aprire?
Il nuovo venuto era un bell'uomo sulla quarantina, alto di statura, robusto, dal tipo maschio ed altero[33], con due occhi nerissimi ed una folta barba pure nera, che gli dava un aspetto marziale. Indossava un elegante costume spagnolo di seta nera e calzava alti stivali di pelle gialla.
– Perdonate signore, se abbiamo tardato, – ha risposto Carmaux, inchinandosi grottescamente dinanzi a lui, – ma eravamo occupati.
– A fare che cosa? – ha chiesto il castigliano.
– A curare il signor notaio.
– È ammalato forse?
– È stato preso da una potentissima febbre, signore.
– Chiamatemi conte, furfante.
– Scusatemi signor conte; io non avevo l'onore di conoscervi.
– Andatevene al diavolo!.. Dov'è mio nipote?.. Sono due ore che è venuto qui.
– Noi non abbiamo veduto nessuno.
– Tu vuoi burlarti di me!.. Dov'è il notaio?..
– È a letto, signore.
– Conducimi subito da lui.
Carmaux che voleva attirarlo in fondo al corridoio prima di fare segno al negro di mettere in opera[34] la sua forza muscolare, si è messo davanti al castigliano e, quando è arrivato alla scala, si è girato, dicendo:
– A te, compare!
Il negro si è avvicinato velocemente al castigliano. Il castigliano era in guardia e molto agile. Ha saltato i primi tre gradini[35] e ha spinto forte Carmaux. Poi ha tirato fuori la spada e ha gridato:
– Ah! Truffatori! Cosa significa questo attacco? Ora vi taglierò le orecchie!
– Se volete sapere che cosa significa questo attacco, ve lo dirò io, signore, – ha detto una voce.
Il Corsaro Nero è apparso sul pianerottolo con la spada