IL CANTIERE. Parpaiola Franco. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Parpaiola Franco
Издательство: Bookwire
Серия:
Жанр произведения: Языкознание
Год издания: 0
isbn: 9783844235340
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      scritto da un monopolitano, 01 marzo 2010 alle ore 23:49:22

      E pensare che facendosi un giro da quelle parti, è facile vedere le eco(?)balle stipate lungo la strada... basterebbe anche un giro di elicottero... Il sig. Parpaiola lo dice chiaro: lì si bruciano rifiuti senza controllo, col rischio che ci sia anche amianto. Che fare?

      scritto da IL CAVALIERE MASCHERATO, 02 marzo 2010 alle ore 08:07:08

      Adesso immagino che i “monopolitani” si scateneranno contro le affermazioni del signor Franco Parpaiola. E’ molto meglio prendersela con il petrolio e lo “straniero” che con le aziende presenti sul territorio monopolitano e che danno da “mangiare” a molti monopolitani. E’ ora di essere più coerenti sulle battaglie ambientaliste e di ribellarsi anche di fronte agli “scempi” creati da queste aziende. Le affermazioni del signor Parpaiola sono dure ma vere...ripeto vere! Sono testimonianze di una persona che ha lavorato lì dentro ed è consapevole di quello che stava succedendo e che succede. E’ ora di di dire NO all’ Ital Green e non solo NO al Petrolio!! Ma come al solito..siamo a Monopoli...e quasi sempre è meglio difendere certi interessi “interni” ....

      Speriamo bene!

      Voglio complimentarmi con il signor Parpaiola. Era ora che qualcuno dicesse la verità!!

      scritto da arianna - monopoli, 02 marzo 2010 alle ore 08:48:50

      una mia parente si reca sempre in quella zona (vicinanze polisportiva) a comperare frutta e verdura da coltivazione biologica, che senso ha tutto questo? e’ solo una truffa il biologico a biomasse! saluti

      scritto da Donatella Lacitignola, 02 marzo 2010 alle ore 09:08:58

      Buongiorno sig. Franco, Punto 1)Mi piacerebbe sapere cos’hanno importato precisamente dalle foreste subtropicali? Non mi e’ mai parso di vedere sul porto tronchi di vegetazione fitta proveniente da oltreoceano o addirittura la nostra agricoltura colpita da “INSETTI NOCIVI”. Punto 2) E’ molto comodo accorgersi , dopo aver incrementato i pasti e le birre (non mi sembra lei abiti in un posto dove la birra non e’ poi tanto gradita, quindi e’ piaciuto anche a lei berla qui)tornarsene al suo paesello..Punto 3) Con tutto il rispetto parlando, lei ora ha 70 anni, penso che quando ha iniziato la sua carriera era giovanissimo, esattamente come lo erano i “manager” dell’ Ital Green, quando i colossi della Siemens sbattevano questi principianti oltre le loro scrivanie. Punto 3) Questa bella lettera, se proprio ci teneva a salvare Monopoli, perche’ non l’ha inviata direttamente al sig. Marseglia o a chi per lui..vede col senno di poi tutti sanno puntare il dito, ma prima di arrivare al “poi” nessuno fa niente. Punto 4)Un consiglio a tutti ...provate a fare un po di Jogging costeggiando Pantano sino ad arrivare oltre la Giannoccaro se ci riuscite...e poi provate a farlo sulla zona Industriale...e fatemi sapere dove l’aria a dispetto di tutto e’ piu’ respirabile.Punto 5)

      ...

      scritto da Donatella Lacitignola, 02 marzo 2010 alle ore 09:09:50

      L’ambiente e’ il bene che tutti dobbiamo salvaguardare, ma non possiamo avere la botte piena e la moglie ubriaca...bisogna solo, oggi come oggi limitare i danni.E se c’e’ qualcuno che vuole mettere in piedi un’azienda a discapito di unìalbero di ulivo...beh di alberi di ulivo ce ne sono tanti, di posti di lavoro no.

      Con cio’ non voglio assolutamente dire che le parole del sig. Parpaiola siano fasulle, e’ il suo mestiere, chi meglio di lui, ma noto fra le sue righe un certo risentimneto nei confronti dei pezzi grossi della Ital Green e non sicuramente per quello che bruciano, altrimenti , come detto prima , avrebbe fatto notare questi suoi giustificati disappunti a chi di dovere.

      Avevo detto gia’ ieri che non mi sarebbe piaciuta, e infatti puzza anche questa di bruciato.

      Scusate la franchezza.

      Saluti a tutti.

      scritto da marco, 02 marzo 2010 alle ore 09:44:15

      non ci organizziamo faremo la stessa fine di Taranto. La centrale può anche rimanere, ma serve una commissione permanente che controlli il materiale che si brucia.

      scritto da cittadina stanca, 02 marzo 2010 alle ore 10:16:28

      che fare? denuncia alla magistratura! ma chi la fa? il comune? si domani!!!!!!!!!!!!! a poveri noi!!!!!!Romani svegliati!!!!

      scritto da astro, 02 marzo 2010 alle ore 10:26:07

      E poi, con tutto il danno che da anni procura a Monopoli e dintorni, che cosa ha fatto per la città e il territorio l’azienda in argomento? NIENTE!!

      scritto da Donatella Lacitignola, 02 marzo 2010 alle ore 11:00:55

      Perche’ continuano a costruire case verso la zona industriale????Chi da le concessioni, non sa che quella e una zona ad “alto tasso d’inquinamento”??E chi ci va a vivere in queste case non sa del rischio che corre??Dimenticavo...noi ci lamentiamo sempre dopo che succedono le disgrazie..

      scritto da Libero pensatore, 02 marzo 2010 alle ore 11:07:30

      Per Donatella : Ti consiglio di leggere meglio l’intervista. Parpaiola non ha detto che bruciano legna da foreste tropicali ma solo che avevano pensato di bruciarla.

      Ho letto e riletto l’intervista e mi sembra equilibrata. Non affetta dal misticismo ecologista ma neanche con il prosciutto sugli occhi. Del resto tra chi ci è stato dentro e chi parla senza sapere neanche di cosa parla, preferisco la testimonianza di chi ci ha lavorato.

      Perchè Marseglia non smentisce?

      Sarei curioso di leggere il manoscritto che sta preparando Parpaiola. Tuttavia dovreste tradurlo perchè non conosco il tedesco.

      E’ assurdo che in Germania parlano di noi ed a Monopoli dormiamo.

      scritto da IL CAVALIERE MASCHERATO, 02 marzo 2010 alle ore 12:46:14

      I commenti della Signora Donatella non mi piacciono e me li aspettavo: è il tipico atteggiamento della maggior parte dei monopolitani. Se la ricerca del petrolio e le piattaforme le avrebbero fatte i Marsegna...ovviamente ci sarebbero state poche proteste e mobilitazioni. E’ normale..i monopolitano sanno tenere per se i propri interessi ed è ovvio che è meglio colpire e attaccare un’ azienda straniera rispetto ad un’azienda presente nella nostra città e che dà molti posti di lavoro ai nostri concittadini. Finiamola di giustificare questa gente e cerchiamo di fare analisi, indagini e proteste in modo coerente e costruttivo indipendentemente dagli interessi personali! Questo sia chiaro. L’ambiente va salvaguardato dai petrolieri e anche da quelle aziende “monopolitane” che danneggiano lo status ambientale e la qualità dell’aria che noi respiriamo. Mi sembra davvero molto strano che non sia stata fatta una Valutazione di Impatto Ambientale. Vivo da 40 anni a Monopoli e si sente una forte puzza a causa di quella centrale e anche nei pressi del depuratore a causa delle lavorazioni per la sansa. Cerchiamo di fare chiarezza.

      ...

      scritto da IL CAVALIERE MASCHERATO, 02 marzo 2010 alle ore 12:47:28

      10 100 1000 sign. Franco Parpaiola!!! Continui per la sua strada

      ...

      scritto da decibel, 02 marzo 2010 alle ore 12:51:59

      ringrazio Franco Parpaiola,per la sua testimonianza!

      spero davvero che noi monopolitani possiamo aprire gli occhi!

      che peccato che la stanno distruggendo questa bellissima città.

      li manderei tutti in galera quelli che hanno fatto questa centrale!

      assassini!

      scritto da Jack, 02 marzo 2010 alle ore 13:08:48

      In realtà Franco Parpaiola si è mostrato molto equilibrato. Non dice che le centrali a biomasse vanno proibite. Dice una cosa più semplice: bisogna controllare attentamente cosa viene fatto bruciare e chi gestisce l’impianto. Già, ma chi controlla? Come vengono fatti i controlli? Mi stupisce il silenzio dell’assessore Rotondo. Possibile che nessuno lo abbia