IL CANTIERE. Parpaiola Franco. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Parpaiola Franco
Издательство: Bookwire
Серия:
Жанр произведения: Языкознание
Год издания: 0
isbn: 9783844235340
Скачать книгу
stare più a cuore la tutela della salute dei cittadini: vale per la precedente giunta Leoci che non intervenne nel procedimento di V.I.A. quanto per l’attuale giunta Romani che pure nel programma di mandato aveva accolto la proposta di una convenzione con l’A.R.P.A. per il monitoraggio continuo dell’emissioni in atmosfera (cosa ne è stato di tale proposta?).

      Se chiedete a qualunque amministratore quale sia la situazione vi sentirete rispondere che il monitoraggio delle emissioni viene fatto, e lo fa l’azienda stessa! Una risposta che si commenta da sola.

      L’impianto dell’Ital Green è sorto e si è sviluppato a Monopoli nella più totale distrazione della classe politica che vi ha visto solamente uno strumento di crescita occupazionale (ben venga) se non, forse, di finanziamento di qualche campagna elettorale; non ci si è però preoccupati di verificare che tutto ciò avvenisse (come può e deve avvenire) nel rispetto dell’ambiente e della salute. Non possiamo affermare che l’impianto sia inquinante (e speriamo che non lo sia), ma nessun amministratore si è mai preoccupato di verificarlo. Questo è il minimo che noi cittadini possiamo e dobbiamo chiedere. Roberto Garrappa

      ...

      scritto da r.garrappa, 03 marzo 2010 alle ore 09:40:15

      E’ anche utile ricordare che l’Ital Green è stata autorizzata dalla Provincia di Bari nel 2004 (determine del Dirigente del Settore Rifiuti n. 133 del 30/07/2004 e n. 142 del 12/10/2004) a bruciare nell’impianto di Monopoli 108.000 tonnellate/anno di CDR (il Combustibile Derivato da Rifiuti). Abbiamo quindi in casa un termovalorizzatore regolarmente autorizzato! E giova anche ricordare che l’attuale piano regionale dei rifiuti prevede che invece di costruire nuovi impianti si debbano utilizzare quelli già disponibili sul territorio (quindi anche quello di Monopoli?).

      Nessuno si sogna oggi di chiedere la chiusura dell’impianto (anche se una discussione pubblica sul CDR andrebbe avviata). Ma tutto ciò dovrebbe indurre l’Amministrazione a vigilare. La strada è quella già tracciata con successo a Taranto: una convenzione con l’A.R.P.A. per l’installazione e la gestione di una rete di centraline (indipendenti da quelle dell’azienda) che monitorino 24 ore su 24 i parametri chimici e fisici più importanti.

      Solo in queste condizioni l’impianto Ital Green può considerarsi una risorsa e non un pericolo per la Città. Roberto Garrappa

      ...

      scritto da GigI, 03 marzo 2010 alle ore 09:49:19

      Concordo con Garrappa ed è in fondo quello che Parpaiola si è sforzato di dirci. Ma a qualcuno rode sentirsi definire incapace.

      ...

      scritto da albanese, 03 marzo 2010 alle ore 09:50:34

      X sapere cosa bruciano ce l’organo competente,poi ci vogliono i controllori degli organi competenti e cosi via,la verita non la sapremo mai,ma non possiamo dire sempre no a tutto,oggi come un altro lettore ha detto che x ora l’unica energia economica e la fossile o il nucleare,tutto il resto si regge grazie agli aiuti dello stato (cioe noi con i vari balzelli della bolletta enel)solo x monopoli occorono circa 40 MW di energia,chiedete al super esperto dei verdi quande pale eoliche o pannelli solari servono x monopoli.Comunque visto la crescente richiesta da parte della cina e l’india del petrolio ,con relativo aumento del prezzo noi che siamo ecologisti dì assalto non avremo + i soldi x comprarlo,allora vedremo come questi eclogisti faranno ad andare in giro con le auto usare i cell.e usare i computer in casa,a meno che i nostri geni inventano l’energia perpetua.Amen

      ...

      scritto da ONOFRIO PANTALEO, 03 marzo 2010 alle ore 10:17:52

      PURTROPPO LA QUESTIONE ITAL GREEN NON NASCE OGGI e’STATA SOTTOVALUTATA DALLA GIUNTA LEOCI e dai partiti che facevano parte della coalizione, in primis gli ex Democratici di Sinistra ora Partito Democratico che di fatto, a un certo punto, inspiegabilmente hanno voluto affosssare l’importante battaglia politica che si stava facendo. ed oggia dall’attuale giunta Romani.L’ital green ha ‘ autorizzazione a bruciare anche CDR gia da alcuni anni evidentemente mancano dei seri controlli su cio’ che viene bruciato in quello stabilimento.L’amministrazione Romani convochi immediatamente i tecnci dell’Arpa Puglia per avere dei risultati certi sulla qualità dell’aria a Monopoli.

      ...

      scritto da Gigi, 03 marzo 2010 alle ore 10:26:10

      Servono dei controlli continuativi 24 ore su 24 effettuati da enti terzi ed affidabili. Insomma, chiedere dei controlli seri è o no un diritto dei cittadini? Nessuno credo voglia la chiusura ma vederci chiaro sì!

      Non è che si scende in piazza solo per il petrolio! Il principio è uguale per tutto. Ma i politici tanto attivi su questo sito si sono dileguati?

      ...

      scritto da una, 03 marzo 2010 alle ore 11:05:46

      oh bravo roberto garrappa come sempre! ma perchè non lo dice nessuno?perchè ci nascondiamo dietro al dito?ogni volta che a monopoli si dice: Sig. Marseglia tutti abbassano lo sguardo e mormorano...”eeeh chi lo tocca “a” quello?”

      vero assessori?ehssù usciamo da questa omertà!

      ...

      scritto da per albanese...., 03 marzo 2010 alle ore 11:26:32 ....si cerca di andare avanti

      http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/ambiente/grubrica.asp?ID_blog=51&ID_articolo=1292&ID_sezione=76&sezione=

      ...

      scritto da di monopoli sei?, 03 marzo 2010 alle ore 12:44:08

      cari monopolitani per il bene vostro fate qualcosa.

      oppure siete solo una massa di operai e sapete solo attaccare il ciuccio dove dice il padrone.

      (la questione che qualcuno avanza circa il lavoro che la ital green da a monopoli é da piangere,

      getta un alone di tristezza su tutta la popolazione, vi fa abbassare la testa, le spalle, vi toglie dignità, forse pure le braghe, vi piega in avanti e da dietro vi da. poi se vi piace amen)

      ...

      scritto da albanese, 03 marzo 2010 alle ore 12:59:28

      x scritto da di monopoli,e facile parlare di dignita,quando non si hanno problemi economici,ma lei sa cosa vuol dire alzarsi la mattina e non avere la certezza di portare dei soldi x dare da mangiare alla famiglia?presumo che lei non ha di questi problemi,ma pensi x un attimo alle migliaia di operai come lei ci ha chiamati manco se fossimo degli appestati,che non abbiamo avuto la fortuna di un posto statale o parastatale,si alzi la mattina alle 03,00 e faccia un giro presso i bar aperti e vedra questi operai che aspettano il caporale di turno che li faccia lavorare,allora x questi op,qualunque posto di lavoro va bene,e facile parlare quando la pancia e piena,x l’italgreen con i seri controlli puo andare avanti,e invece di demonizzarla vediamola come un opportunita di lavoro x centinaia di OPERAI.

      ...

      scritto da una, 03 marzo 2010 alle ore 14:51:19

      ma smettiamola di fraintendere ogni cosa scritta, ma chi dice di licenziarvi in massa?è così incocepibile in italia e al sud lavorare in un posto che rispetti la legge e sia nroma??questo si chiede che appunto e soprattutto chi sta all’interno della struttura vigili per la propria salute e per quella dei concittadini, senza essere complice o peggio succube del posto di lavoro.e sù quella testa!!!

      ..

      scritto da angelo b, 03 marzo 2010 alle ore 16:25:08

      siamo messi molto male.

      ...

      scritto da Gianluigi Giliberti, 03 marzo 2010 alle ore 17:48:34

      ... finalmente qualcosa si muove !

      Sono tre anni che scrivo a destra e a manca sull’Ital Green e sulle centrali a biomassa. La questione è semplice: Regione, Provincia e Comuni (rossi, gialli e verdi) autorizzano tutto. Gentilissimo Roberto Garrappa, sappiamo benissimo (almeno io) che l’impianto monopolitano è autorizzato, ma il problema è proprio quello. E’ stato un tremendo errore