Il cuore di Ryker batteva all’impazzata nella sua cassa toracica, ed ere un miracolo se non l’avesse infranta e fosse volato via. La fredda aria della notte lo avvolse, richiamando il suo elemento. C’era un motivo per il quale l’Accademia era un il luogo più sicuro per i Fae della sua età.
Quando acquisivano i loro poteri per la prima volta era impossibile che lo tenessero nascosto. I loro corpi reagivano automaticamente al minimo accenno degli elementi. Ovviamente era molto più pericoloso con il fuoco e l’acqua, ma l’aria e la terra potevano essere comunque nocive. Dovevano allenarsi per diverse ore per essere in grado di perfezionare il controllo che esercitavano sugli elementi, in modo da saperli domare efficacemente.
Ryker aveva fatto notevoli progressi fino a poco prima, quando i Professori gli avevano scagliato addosso i loro elementi. In qualche modo erano entrati in contrasto con la propria identità reale, ed il Fae aveva dovuto reprimere tutti i suoi elementi in ogni istante. Ryker aveva reagito come se Gaius lo avesse sfidato.
Sol alzò un pollice in direzione degli amici, a segnale che la via era libera. Ryker si appuntò mentalmente di scoprire se fossero presenti altri ingressi al campus. Stavano rischiando tantissimo infiltrandosi nella cantina dell’edificio.
Ryker mantenne le ali basse sulla schiena ed attraversò il prato avanzando rasente ai muri di pietra. Il gruppo si fermò quando sentirono che un rametto si spezzò dietro di loro. Fu solamente Ryker a voltarsi per esaminare l’area.
Notò il volto pallido di Maurelle, e la guardò negli occhi. La ragazza disse ‘scusate’ con il labiale. Lui le sorrise e poi riportò l’attenzione sulla zona circostante. Il rumore prodotto dalla ragazza non era abbastanza forte da svegliare i Professori che stavano dormendo dall’altro lato degli spessi muri di pietra, ma era risaputo che alcuni di loro avessero attivato degli allarmi nel vento.
Il gruppo riprese la propria marcia quando qualche secondo più tardi nessuno li inseguì. Ryker imprecò sotto voce quando appresero che la porta era chiusa a chiave. Udirono un crepitio dall’altra parte del serramento proprio nel momento in cui il ragazzo aprì la bocca per scagliare un incantesimo di apertura. Ryker afferrò la mano di Maurelle e quella di Sol, poi annuì in direzione di Daine e Brokk. Consapevole di che cosa il Fae stava per fare, Brokk toccò Daine e poi si allungò verso Maurelle.
I cinque scomparvero in un secondo, ed il pannello di legno venne aperto. Dal fabbricato uscì una delle guardie che Ryker aveva visto aggirarsi nel campus; l’uomo avanzò ed osservò l’area in cerca di intrusi. Non era stato saggio da parte sua presumere che nessuno avesse udito il suono prodotto da Maurelle.
Ryker trattenne il respiro ed avanzò di un centimetro quando lo sguardo dell’uomo si spostò verso dove si trovavano i ragazzi. Dovevano entrare prima che si sarebbe chiusa la porta. Il Fae diede quindi una gomitata a Sol spingendolo verso l’interno dell’edificio, e lo seguì immediatamente.
Brokk doveva aver richiamato a sé il vento, poiché quest’ultimo agitò gli alberi un secondo più tardi, ed il suono coprì il rumore prodotto dai loro passi. Maurelle entrò prima che il serramento iniziò a chiudersi. Daine e Brokk si affrettarono per non restare chiusi fuori.
Ryker si spostò con sollecitudine verso la porta che conduceva alle cantine senza interrompere la connessione con gli amici e senza renderli visibili. I membri della propria Guardia osservarono l’area circostante. Sol si avvicinò a Ryker e sussurrò, “via libera. Scendiamo adesso”.
Il Fae annuì e seguì il maschio attraverso la porta, prima di scendere le scale. Quando si chiuse anche la seconda porta il gruppo venne circondato dall’oscurità. Le torce erano spente, non aiutando il gruppo a spostarsi nel locale.
Maurelle si aggrappò ad un braccio di Ryker, e Brokk fece lo stesso con un braccio di Maurelle. La ragazza tremava fra i due maschi. Indubbiamente era terrorizzata dalle fogne. L’ultima volta che ci si era avventurata era quasi morta.
L’oscurità non cessò quando il gruppo raggiunse il fondo del locale. Ryker lasciò andare Sol in modo che il ragazzo potesse richiamare a sé le fiamme sul proprio palmo della mano. Daine doveva aver avuto la medesima idea, poiché fece lo stesso. Brokk staccò una fiaccola dal muro, quindi Ryker l’accese. Ne avrebbero avuto bisogno.
“Tenete gli occhi aperti. Almeno due vampiri sono ghiotti di Maurelle” li avvisò Ryker prima di guidare il gruppo verso Bramble’s Edge.
“Non hai più fidanzate qui giù, vero? Se sì, spero che tu piaccia di più a loro che all’ultima” lo provocò Maurelle. Quest’ultima gli lasciò andare il braccio, e Ryker perse la connessione con la ragazza. La Fae si calmò e si portò dietro di lui, stavano rischiando di essere scoperti ad infrangere le regole.
Ryker ridacchiò, quella ragazza lo faceva sorridere e ridere praticamente in ogni situazione. Ultimamente pochissimi Fae avevano un motivo per sorridere ed essere felici, quindi Ryker assaporò la frivolezza che la ragazza portava nella propria vita.
“Devo prendere lezioni da te, Ryk. Non ci so fare con le femmine” rispose Brokk ridacchiando.
“Ci sai fare eccome” lo corresse Maurelle. “Anche se non sei il Re sei comunque sexy”.
“Accidenti. Mi hai risollevato la giornata. A quanto pare hai un rivale” Brokk stuzzicò Ryker.
“Perché dovresti essere un mio rivale?” ribatté Ryker. Il gruppo si fece silenzioso per diversi istanti prima che Maurelle si schiarì la voce.
“Non riesco a credere che Nyx avesse ragione sulla famiglia reale. Non me lo dimenticherò mai” esordì Maurelle.
“Lo voglio su questo…” la risposta di Daine venne interrotta da un affrettarsi di passi più in là. I ragazzi stavano ancora procedendo in fila indiana, ma Ryker sapeva che più avanti avrebbero trovato un’apertura. Non era la medesima dove era stata assalita Maurelle, quindi non aveva modo di sapere che genere di creatura avrebbero incontrato.
Ryker porse la fiaccola a Maurelle, ed indicò a Brokk di portarsi avanti a lei. Ryker voleva che la ragazza si trovasse nel mezzo del loro piccolo gruppo. I vampiri erano terrorizzati dal fuoco, quindi Maurelle sarebbe stata protetta.
Ryker non aveva intenzione di ferire chi stava aspettando nella stanza qualche metro più in là, quindi si mise di corsa mantenendo i propri passi il più silenziosi possibile grazie alle proprie abilità elementali. I membri della sua Guardia non furono altrettanto cauti quando trottarono dietro di lui.
Ryker scagliò un’onda d’acqua avanti a sé, e restò deluso dal vedere tre vampiri ed un demone all’uscita dello stretto canale. Uno dei succhia-sangue mise in mostra i canini prima di caricare in direzione del Fae.
Ryker assalì il vampiro con un pugno alla guancia. La creatura portò indietro la testa, ma l’attacco non sembrò deteriorarlo più di tanto, in quanto il succhia-sangue balzò in aria ed atterrò sul Fae. I due caddero a terra e volarono subito pugni.
Il suono della colluttazione riverberò tutt’attorno a Ryker. Il ragazzo fu in grado di concentrarsi sul proprio nemico poiché erano solamente quattro antagonisti, soggetti che lui e la propria Guardia erano in grado di gestire lasciando Maurelle al sicuro.
I canini del vampiro lo raggiunsero alla spalla, facendogli provare dolore lungo tutto il fianco. L’essere lo morse con così tanta forza da colpirlo ad un nervo. Ryker imprecò e cercò di spingersi via il vampiro di dosso, ma una delle sue braccia si rifiutò di cooperare.
Ryker afferrò la sanguisuga per i capelli e gli tirò indietro la testa. I canini gli strapparono la carne, ma il dolore non fu intenso come lo era stato. Il Fae ringhiò e calciò via il vampiro, facendolo volare dall’altra parte della stanza.
Il grido che emise Maurelle squarciò il silenzio un secondo più tardi, attirando l’attenzione di tutti. Altri due vampiri si stavano dirigendo verso di lei, mostrando i canini. La ragazza agitò la fiaccola nella loro direzione, ed indietreggiò fino a quando