Il volto di Ryker si fece color cremisi, ed il ragazzo si grattò la nuca. “No, uh. Non intendevo marcarli. Devo proteggere me stesso e Maurelle, quindi ho chiesto aiuto agli unici maschi di cui mi fido per ricoprire quel ruolo” spiegò Ryker.
Maurelle assimilò ciò che la circondava. Nel negozio erano accese diverse candele. Alcune di esse erano state posizionate dietro le bottiglie in modo da dare l’impressione che il liquido all’interno brillasse. Quando Maurelle s’avvicinò ad una fiala dal liquido verde scintillante, la ragazza notò che l’illuminazione non proveniva solamente dalla candela.
Daine prese in mano alcune erbe secche da una ciotola di legno. “Daine, hai intenzione di usare il tuo pene più tardi?” domandò la Peridun a voce alta, facendo sobbalzare il maschio che urtò il bancone e fece traballare alcuni oggetti posti sullo stesso.
“Come cazzo fa a sapere il mio nome?” sussurrò Sol a Brokk, negando l’evidenza. Nessuno ne voleva parlare, e a Maurelle andava bene così.
Daine rivolse loro un’occhiataccia, poi si concentrò su Shineah. “Che cosa succederà al mio cazzo? L’ho rotto?”
Shineah ridacchiò, il suono che emise somigliava a quello prodotto da una foglia secca che si agita nel vento. Era anche un po’ inquietante. “Quello è un tè che sto facendo per una femmina che viene raramente lasciata in pace dal proprio compagno. Non dovresti mai toccare qualcosa se non ne conosci la funzione”.
“Non tocco nient’altro, ma si è rotto?” Daine sembrava disperato, terrorizzato dalla prospettiva.
“Hai ancora a completa disposizione il tuo pene. Ora, tornando all’argomento principale. Scoprirai che chiunque ricoprirà una posizione ufficiale verrà marchiato. Dovrò creare un talismano per nascondere i vostri segni. Mi servirà una goccia di sangue di ognuno di voi”.
La Peridun scivolò aggraziata sul pavimento, quindi prese un vassoio su cui posò tre ciotoline e tre bastoncini di legno. Vi aggiunse altro equipaggiamento come diversi cristalli, erbe e pozioni varie.
“Prima tu, Brokk. Maurelle può tenerti per mano se hai paura” Shineah lo provocò quando si avvicinò al ragazzo.
Brokk sorrise e si voltò verso la ragazza. “Mi tieni per mano?” domandò con un patetico broncio in viso.
Maurelle ridacchiò e guardò Ryker. L’espressione cupa sul viso di quest’ultimo la fece avanzare verso di lui, al che Ryker sorrise e scosse il capo. “Aiuta il bambino che ha bisogno di conforto”.
Maurelle non aveva idea di che cosa stesse succedendo, e subito si preoccupò che Ryker perdesse interesse nei suoi confronti nonostante il legame condiviso dai due. La ragazza non poteva negare che Brokk fosse attraente. In realtà lo erano anche Sol e Daine. Ma la sua priorità era Ryker. Il sorriso sul volto di Shineah le suggerì che si trattava di qualcosa che doveva accadere. Come poteva essere vero?
“Le relazioni non convenzionali erano normali” commentò Shineah rompendo il silenzio. “Se devo essere sincera il Re selezionava spesso diverse femmine, ma se fosse per me vorrei quattro maschi”.
Maurelle si sentì arrossire, e in quel momento desiderò sprofondare. Solo perché era attratta da tutti e quattro i ragazzi non significava che volesse scoparli tutti. O si? Non lo sapeva per certo, ma si rifiutò di rifletterci più di tanto dato che dovevano finire quella cosa e tornare al campus prima che si venisse a sapere che erano fuggiti.
Maurelle prese Ryker per mano, ma il ragazzo la sorprese dandole una leggera gomitata ed incitandola ad avvicinarsi a Brokk ed agli altri due ragazzi che si erano spostati dietro di lui. Sembrava che questi ultimi volessero essere inclusi nella loro conversazione amorosa.
Quando la Peridun sollevò la mano e posizionò il bastoncino sul dito indice di Brokk, Maurelle portò un braccio sulla spalla di lui. Il ragazzo le rivolse un sorriso colmo di calore ed incertezza. La Fae non sapeva se il ragazzo fosse stato agitato a causa del sangue o all’idea di tutti loro che stanno insieme. Il concetto era più allettante di quanto la ragazza credeva possibile.
Shineah gli bucò il dito con scatto felino, quindi lo strinse in modo che uscissero diverse gocce di sangue da versare in una delle ciotole. Daine avanzò di un passo e Maurelle gli prese la mano mentre la Peridun ripeté la medesima operazione. Sol fu l’ultimo, la mano di lei trovò immediatamente la spalla del ragazzo, il quale rilassò la muscolatura al tocco della Fae.
Una volta raccolto il sangue, Shineah ritornò dietro al tavolo di metallo. Depositò un cristallo in ogni ciotola, ed aggiunse poi altri ingredienti. Recitò una formula in un’altra lingua tenendo le mani in corrispondenza degli oggetti. Venne poi emanata della luce blu che circondò ogni ciotola, ed in seguito si percepì una scarica elettrica. La correte danzò all’interno ed attorno alle ciotole.
La scarica elettrica fu così forte da far venire la pelle d’oca a Maurelle. Del fuoco blu si sollevò del contenitore, dirigendosi verso l’alto. L’energia nella stanza era intensa ed incantatrice. Il crepitio sembrò riverberare nella stanza silenziosa. Era un suono che non aveva mai udito prima. Scoppiettava come i cereali di riso che piacevano alle sue sorelle. L’unica differenza era che l’odore che si percepiva era di ozono, non di grano.
Maurelle emise un gridolino quando la sua mano prese improvvisamente a bruciare. Ryker la lasciò andare e sollevò le proprie mani in alto. Delle fiamme rosse ed arancioni si sollevarono dai palmi di lui, e si unirono sopra gli amuleti prodotti da Shineah.
“È normale?” domandò Ryker con fare agitato. Si accigliò e serrò le labbra per diversi secondi prima che le fiamme s’interruppero. Gli si formò del sudore sulla fronte a causa dello sforzo per ottenere il controllo.
“Non è mai successo prima” ammise la Peridun. “Ma non ho mai eseguito questo rituale in presenza di un Re. L’incantesimo si trova nei cristalli, ed i talismani sono attivi. Sono più potenti di quanto abbia mai percepito. Sospetto che tu abbia aumentato la mia magia”.
“Direi che sei molto di più del tuo sorriso carismatico” lo stuzzicò Maurelle facendogli l’occhiolino.
“Ho molti talenti, di cui tu sei a conoscenza, cuore impavido” ribatté Ryker.
Prima che il loro scambio potesse proseguire, Shineah portò le braccia ai fianchi quando una forte luce blu venne emanata dal suo corpo. I suoi occhi si fecero di un bianco opaco. Quando la Peridun parlò, a Maurelle vennero i brividi.
Ogni cellula nel corpo della ragazza si irrigidì alle parole di avvertimento; la sua reazione aveva poco a che fare con l’aria fredda. Maurelle guardò Ryker in viso quando il ragazzo processò l’informazione. Il messaggio era importante, ma Maurelle non ne conosceva il significato.
Non era il modo in cui la Peridun aveva condiviso alcune informazioni con loro le altre volte in cui si erano recati al suo negozio. Sembrava più una profezia, un indovinello, piuttosto che qualcosa con l’intento di prevedere il futuro.
“Cos’è successo?” domandò Ryker rompendo il silenzio.
Shineah scosse il capo facendo tintinnare i ciondoli appesi al suo cappelli. Abbassò poi la testa e si fregò le tempie per un secondo prima di guardare il Re negli occhi. Maurelle notò che il bianco negli occhi della donna era sparito, ed erano ritornati al solito azzurro di sempre.
Il ritorno alla normalità della Peridun non fece rallentare il cuore di Maurelle che stava battendo all’impazzata, e nemmeno la sua gola smise di essere secca. Nelle settimane precedenti, durante le quali si era ritrovata con la propria famiglia e senza la madre, aveva sperato che il problema