Maurelle pensò che se la stronzetta di Dani avesse scoperto che Ryker era in verità il Re dei Fae sarebbe impazzita. La ragazza non poté fare a meno di ridacchiare fra sé e sé. Un altro motivo per il quale Maurelle non vedeva l’ora che Ryker si svelasse a tutta Mag Mell.
“Oh, guarda” la schernì Dani. “Anche quest’anno hanno ammesso la gentaglia. Non dovrei esserne sorpresa. Non siamo tutti designati per il Consiglio, sono disponibili anche posti da cuochi e donne di servizio”.
Ashlee ridacchiò in risposta, e le altre quattro femmine imitarono il suo gesto. Maurelle alzò gli occhi al cielo e diede loro le spalle per guardare fuori dalla finestra. Lo strillo che emise Dani fu musica per le sue orecchie. Maurelle voleva rivolgere un ghigno alla femmina antipatica quando il vento agitato dalla Fae scompigliò i capelli di Dani e le strappò una manica della blusa che stava indossando.
Maurelle comprendeva la rabbia e la frustrazione. Stava dimostrando a Dani che non la vedeva come una minaccia. Era veramente così. Dopo tutto ciò che aveva passato durante l’anno precedente non c’era niente che Dani potesse farle che Maurelle non sarebbe stata in grado di affrontare.
“Vedo che la tua personalità continua a risplendere, cuore impavido” la stuzzicò Ryker.
Maurelle distolse lo sguardo dalla finestra, ed un sorriso si fece strada sul suo volto. Voleva correre fra le sue braccia e baciargli tutto il viso. Era difficile trattenere ciò che provava per lui.
Per la maggior parte del tempo la confondeva tantissimo, ma ciò non diminuiva quanto a lei importasse di lui. Certo, inizialmente Ryker aveva posto una certa distanza fra di loro, erigendo diversi muri che la allontanavano. Ma quando la Fae si era accorta che il ragazzo si era comportato in modo distaccato per proteggerla piuttosto che salvaguardare se stesso, Maurelle non era più stata sulla difensiva con lui.
Era ovvio che inizialmente Ryker si stesse proteggendo dalla Preside, ma era cambiato quando Maurelle era quasi morta in occasione delle prove durante l’anno precedente. Il Fae non aveva compreso completamente se non quando aveva scoperto di essere il Re dei Fae.
“Le mie capacità sono simili alle tue, ma non sono completamente carente” scherzò lei.
Brokk strinse Maurelle in un abbraccio e le posò un bacio sull’angolo della bocca. La ragazza guardò dietro di sé e notò che Ryker si era accigliato, ma l’espressione era svanita così velocemente da far sì che la Fae dubitasse l’averla vista o immaginata. Sembrava quasi che Ryker fosse felice che l’amico stesse abbracciando la sua donna il più a lungo del previsto.
“Sei molto talentuosa, Elle” disse Brokk quando sciolse l’abbraccio ed indietreggiò di un passo. Lo sguardo ardente di lui la osservava dalla testa ai piedi, facendole ribollire il sangue. Non avrebbe dovuto provare attrazione per lui, ma non poteva negare che il maschio sexy l’affascinava.
“Riuscite a credere che ci lasciano fare pratica con le finestre aperte?” domandò Maurelle, cambiando argomento.
“È così che dovrebbe essere” ringhiò Ryker, sollevando il vento attraverso le aperture. Gli studenti si guardarono attorno con fare cauto, mentre la Professoressa Aobheal strinse lo sguardo sul loro gruppetto.
Maurelle afferrò immediatamente Brokk e Ryker per un braccio ed esclamò, “non avrei dovuto esaltarmi così tanto. Non riesco a fermare il tornado nel petto”.
Ryker si concentrò su di lei e scosse il capo, quindi Brokk le strizzò la mano in risposta. “So cosa intendi. Credo che i miei elementi si stiano combinando con i tuoi, Elle. Non c’è niente che possa fare, sono inspiegabilmente attratti dal tuo potere” incalzò lui, e quando le fece l’occhiolino la ragazza si sentì arrossire.
La distrazione funzionò poiché il vento si calmò e Ryker ridacchiò forzatamente. La Professoressa si lisciò la camicia aiutandosi tirando i lembi del tessuto.
“Mi aspetto che manteniate tutti gli scudi quando siete a lezione. Vi spingeremo al limite, facendovi sviluppare abilità avanzate, ma non siete ancora a quel livello” annunciò Aobheal quando si spostò nella classe. “Quest’anno inizieremo cercando di infilare il proverbiale ago”.
La Professoressa agitò una mano e due vassoi con ago e filo per cucire si sollevarono dal tavolo posto a lato della stanza, raggiungendone il centro in volo; restarono poi lì in attesa degli studenti. Maurelle s’appropriò di un set e si preparò per svolgere l’incarico.
“Tagliate una porzione ridotta di filo e usatela in questo esercizio” proseguì la Professoressa.
Ryker lasciò andare i due pezzi che stava reggendo, e questi ultimi restarono a mezz’aria. Si udì qualcuno trasalire dietro Maurelle. Gli oggetti caddero a terra quando il ragazzo venne distratto dal suono.
Quando Maurelle si voltò vide che Dani e Ashlee stavano guardando Ryker a bocca aperta, ma quando la notarono le espressioni delle due si fecero bramose. Dani avanzò verso Ryker con fare sensuale, enfatizzando i movimenti dei fianchi. “Sei così potente, Ryker. Puoi darmi dei consigli?”
“No” rispose Ryker semplicemente, quindi si voltò verso Maurelle, la quale cercò di trattenere il senso di soddisfazione che la pervase.
“Indubbiamente è stato un colpo di fortuna” lo sfidò Maurelle. “Fammi vedere come li sollevi da terra”.
“Stai cercando di ottenere una reazione da parte mia, Maurelle?” domandò lui con voce leggermente roca.
La ragazza inclinò il capo di lato e gli rivolse un sorriso quando cercò di far librare gli oggetti che si era posata sul palmo della mano. L’ago si mosse leggermente, ma il filo rimase inerte. Brokk imprecò dietro di lei e si fece scioccare il collo inclinando il capo da una parte e poi dall’altra.
Maurelle restò concentrata su Ryker, e lo guardò sollevare gli oggetti dal pavimento senza sforzo, ma gli strumenti vacillarono appena quando s’innalzarono di qualche centimetro. Un secondo più tardi l’ago e il filo precipitarono nuovamente al suolo. L’espressione corrucciata di lui le suggerì che il ragazzo stava cercando di far sembrare l’operazione difficile.
Maurelle rimase focalizzata sul proprio compito. Dopo tutto aveva bisogno dell’assoluta concentrazione. Non era potente quanto Ryker, ma desiderava diventarlo. Doveva diventarlo, se sperava di avere la possibilità di intraprendere una vita con il Re dei Fae.
Lo sguardo di lei si spostò su Brokk, e notò che sul viso del ragazzo troneggiava la medesima espressione determinata. Maurelle sapeva che sia lui che gli altri volevano dimostrare a Ryker di essere la scelta giusta per la sua Guardia reale.
“Concentratevi su un elemento alla volta” suggerì la Professoressa. “Quando ne avrete uno in posizione tutto ciò che dovrete fare è tenerlo fermo. Poi potrete spostarvi sull’altro e ripetere l’azione”.
Maurelle fece tesoro del suggerimento dell’insegnante, e decise di sollevare prima l’ago e tenerlo fermo mentre manipolava il filo tramite l’elemento dell’aria. Quando si guardò velocemente attorno si rese conto che nessuno in classe era vicino alla realizzazione del compito.
Tale realizzazione rafforzò la sua determinazione. Sia nel modo giusto che in quello sbagliato. Era leggermente competitiva e voleva essere al massimo delle proprie capacità. Le vennero i crampi allo stomaco quando trascorsero diversi secondi e la ragazza non fu in grado di tener fermo l’ago.
Ryker avanzò di un passo verso di lei, e Brokk fece lo stesso. La loro prossimità la tranquillizzò e le fece ritrovare la concentrazione. Grazie al calore ed all’odore dei due che la circondavano riuscì a stabilizzare il sottile metallo. Il bisogno che provò di manovrare l’oggetto affinché finisse nell’occhio di Dani le fece quasi perdere stabilità.
Consapevole che Ryker era accanto a lei e le stava fornendo il supporto che le serviva, Maurelle fu in