In alcuni paesi, la definizione permette alle coppie omosessuali di sposarsi e in altri no. In Italia il 5 giugno 2016 è entrata in vigore la legge sulle unioni civili30 nota anche come legge Cirinnà, dal nome della sua proponente (la senatrice del Partito Democratico, Monica Cirinnà). Le unioni civili sono la forma di regolamentazione prevista per le coppie omosessuali e, pur non essendo un matrimonio, nascono con una cerimonia davanti al sindaco del proprio Comune e prevede quasi tutti gli stessi diritti e doveri del matrimonio (con l’eccezione della possibilità di adottare e dell’obbligo di fedeltà che restano esclusivi del matrimonio eterosessuale)31.
Tuttavia, dobbiamo sapere che la definizione contenuta nella legislazione, negativa o positiva, non risolve il problema di ciò che costituisce il matrimonio, perché l’opzione omosessuale rispecchia in qualche maniera la tendenza dalla società. Il matrimonio non è un prodotto delle decisioni politiche, ma è un’istituzione sociale, viva e come elemento di auto-organizzazione sociale non è soggetto alle norme di legge, ma è il risultato dello sviluppo, della cultura, della mentalità e del modo di pensare. Il matrimonio esce dalla società e la società lo comprende così com’è. Le tendenze sociali non possono essere frenate solo da atti giuridici, ma soprattutto:
● da un’educazione sana basata sulla vera natura,
● dalla promozione e protezione del matrimonio tradizionale (eterosessuale),
● dal fatto di conferirgli al matrimonio tradizionale un posto adeguato nella società, come merita, al centro della società,
● creare le condizioni sociali, politiche ed economiche per un suo sviluppo sano e dignitoso prendendo in considerazione prima di tutto il matrimonio tradizionale.
Il matrimonio è la radice della famiglia, che è la cellula della società. Per questo il matrimonio dovrebbe essere trattato con una grande cura, rispetto e chiarezza del suo significato. Non può essere riconosciuto come matrimonio un unione, che non ha la potenzialità pro-creativa. Se questa cellula è sana, allora anche l’intera società è sana e viceversa.
In questo capitolo il mio desiderio è di chiarire il vero significato del matrimonio, come unione voluta da Dio, tra maschio e femmina, come è scritto nella Bibbia e concretamente nel Libro di Genesi: “[24] Per questo l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne” (Gen 2,24), secondo l’ordine della natura attraverso l’immagine dell’armonia tra maschio e femmina nel Paradiso Terrestre, prima del peccato originale. Il libro di Genesi ci dimostra chiaramente, che l ’ordine proviene da Dio. Invece il disordine proviene dal diavolo, ciò ci dimostra la situazione dopo il peccato originale.
Sono rimasto sorpreso positivamente quando facendo la ricerca della definizione del matrimonio in Internet ho digitato il termine, “matrimonio definizione”. Inaspettatamente ho trovato una definizione soddisfacente per me, e vorrei subito condividerla con voi, perché chi sa, forse fra poco sarà cancellata, vedendo ciò che sta succedendo nel mondo. Cito letteralmente: “Matrimonio /ma·tri·mò·nio/ sostantivo maschile. Rapporto di convivenza dell'uomo e della donna in accordo con la prassi civile, ed eventualmente religiosa, volto a garantire la sussistenza morale, sociale e giuridica della famiglia. In diritto, l'atto che determina lo stato coniugale sulla base del consenso dei nubendi: matrimonio civile, religioso; l'istituto del matrimonio; il sacramento del matrimonio. Fare un buon matrimonio, fare un matrimonio prestigioso, vantaggioso socialmente o economicamente. Matrimonio di convenienza, contratto per calcolo e non per amore. Il rito, laico o religioso, con cui viene sancito questo rapporto”32. Dopo la prima un altra sorpresa. Anche l’ Enciclopedia Trecanni e Garzanti Linguistica33 pensano nello stesso modo: “Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie. Se inteso nella sua definizione minima, come unione fra un uomo e una donna, tale che i figli nati da questa unione siano riconosciuti come progenie legittima di entrambi i coniugi (o anche di uno solo degli stessi), il m. può essere considerato un’istituzione universale, comune a tutti i popoli conosciuti di ogni continente e di ogni epoca”34. Il Grande Dizionario Italiano dell’Uso di Tullio de Mauro ci spiega che “Il termine matrimonio” ha tre significati fondamentali:
● il primo, quello più comune, d’unione di un uomo e di una donna che si impegnano, davanti a un’autorità civile o ecclesiastica, a una completa comunione di vita nel rispetto dei reciproci diritti e doveri. Sempre in questo primo significato è compreso quello di rito, cerimonia nuziale.
● Il secondo significato nella liturgia ecclesiastica: sacramento con cui si attribuisce carattere sacro all’unione di un uomo e di una donna.
● Il terzo, il lemma può essere impiegato nel senso figurato di unione, associazione di due elementi, strutture, organizzazioni e simili”35.
L’etimologia della parola matrimonio36: “Deriva dal latino matrimonium, unione di due parole latine, mater, madre, genitrice e munus, compito, dovere; il matrimonium era, nel diritto romano, un compito della madre, intendendosi il matrimonio come un legame che rendeva legittimi i figli nati dall’unione. Analogamente la parola patrimonium indicava il compito del padre di provvedere al sostentamento della famiglia. In ogni caso, l’utilizzo del termine con riferimento all’unione nuziale si sviluppò con il diritto romano nel quale si diede riconoscimento e corpo al complesso delle situazioni socio-patrimoniali legate al matrimonium”37. La prima cosa che riguarda matrimonio ed è presente nelle definizioni di esso è: unione tra uomo e donna!
Mi chiedo se siano tutti d’accordo che il matrimonio è l’unione tra maschio e femmina? Mi sembrava troppo bello e impossibile che tutti siano d’accordo, conoscendo bene le tendenze di oggi da parte dei sostenitori degli omosessuali. Ecco, in Wikipedia libera enciclopedia online ho trovato un’altra definizione che rispecchia di più la realtà del mondo odierno: “Il matrimonio è un negozio giuridico che indica l’unione fra due o più persone, a fini civili, religiosi o ad entrambi i fini e che di norma viene celebrato attraverso una cerimonia pubblica detta nozze. La definizione del matrimonio è strettamente connessa alla cultura cui si riferisce, e varia pertanto in ragione del periodo storico e delle località. In molti casi esso passa per la legittimazione giuridica, sociale o religiosa di una relazione fra due persone che potrebbero anche già aver contratto di fatto questo genere di legame. Le motivazioni personali che possono portare alla scelta dell’ufficializzazione formale di una relazione sono di vario genere, e solitamente non sono uniche: motivazioni sentimentali o sessuali che necessitano di un’approvazione sociale o religiosa, motivazioni economiche, patrimoniali o politiche che invece richiedono una legittimazione giuridica eccetera”38. Qualcuno può anche non trovare differenze, ma la differenza è evidente e notevole. La definizione non usa i termini maschio e femmina, ma l’unione fra due o più persone. Vediamo che non sottolinea il sesso delle persone. Ciò significa che matrimonio non deve essere soltanto tra maschio e femmina, ma suggerisce che può essere anche tra due maschi o due femmine. Ancora di