Wilhelm Max Wundt
Compendio di psicologia
Pubblicato da Good Press, 2020
EAN 4064066069711
Indice
§ 1. — Còmpito della psicologia.
§ 2. — Gl’indirizzi generali della psicologia.
§ 3. — Metodi della psicologia.
§ 4. — Linee generali dell’argomento.
§ 5. — Forme principali e proprietà generali degli elementi psichici.
§ 8. — Concetto e divisione delle formazioni psichiche.
§ 9. — Le rappresentazioni intensive.
§ 10. — Le rappresentazioni di spazio.
§ 11. — Le rappresentazioni di tempo.
§ 12. — I sentimenti composti.
III. — LA CONNESSIONE DELLE FORMAZIONI PSICHICHE
§ 15. — Coscienza e attenzione.
§ 17. — Le combinazioni appercettive.
§ 19. — Le proprietà psichiche degli animali.
§ 20. — Lo sviluppo psichico del bambino.
§ 21. — Lo sviluppo delle comunità spirituali.
V. — LA CAUSALITÀ PSICHICA E LE SUE LEGGI
§ 22. — Il Concetto dell’anima.
§ 23. — Le leggi psicologiche di relazione.
§ 24. — Le leggi psicologiche di evoluzione.
Indice delle materie per ordine alfabetico
INTRODUZIONE
§ 1. — Còmpito della psicologia.
1. Due sono le definizioni della psicologia, che predominano nella storia di questa scienza. Secondo l’una, la psicologia è “la scienza dell’anima„: i processi psichici sono considerati come fenomeni dai quali si debba conchiudere all’esistenza di una sostanza metafisica, l’anima. Secondo l’altra definizione, la psicologia è “la scienza dell’esperienza interna„, e però i processi psichici fanno parte di uno speciale ordine di esperienza, il quale si distingue senz’altro per ciò, che i suoi oggetti spettano all’“introspezione„ o, come anche si dice in contrapposto alla cognizione ottenuta mediante i sensi esterni, spettano al senso interno.
Nè l’una nè l’altra di queste definizioni risponde allo stato presente della scienza. La prima, la definizione metafisica, corrisponde a uno stato, il quale per la psicologia è durato più a lungo che per gli altri campi del sapere. Ma anche la psicologia lo ha finalmente superato, da quando essa si è sviluppata in una disciplina empirica, che lavora con metodi propri, e dacchè le “scienze dello spirito„[1] sono riconosciute costituire un grande campo scientifico in contrapposto alle scienze della natura, il quale vuole a sua base generale una psicologia autonoma, indipendente da ogni teoria metafisica.
La seconda definizione, l’empirica, la quale vede nella psicologia una “scienza-dell’esperienza interna„, è insufficiente, perchè può far nascere l’equivoco, che la psicologia abbia ad occuparsi d’oggetti, i quali siano generalmente diversi da quelli della così detta esperienza esterna. Ora è certo che si danno contenuti dell’esperienza, i quali cadono solo sotto la ricerca psicologica, sì che non hanno riscontro cogli oggetti e processi di quella esperienza, di cui tratta la scienza della natura: tali sono i nostri sentimenti, l’emozioni, le risoluzioni del volere. D’altra parte non v’è alcuno speciale fenomeno naturale, il quale sotto un diverso punto di veduta, non possa essere anche oggetto della ricerca psicologica. Una pietra, una pianta, un suono, un raggio di luce, sono, come fenomeni naturali, oggetti della mineralogia, della botanica, della fisica, ecc. Ma in quanto questi fenomeni naturali destano in noi rappresentazioni, sono insieme oggetti della psicologia, la quale cerca dare ragione così della formazione di queste rappresentazioni e del rapporto loro con altre rappresentazioni,