Falco della rupe; O, La guerra di Musso. Bazzoni Giambattista. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Bazzoni Giambattista
Издательство: Public Domain
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Жанр произведения: Зарубежная классика
Год издания: 0
isbn: http://www.gutenberg.org/ebooks/27091
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non aveva saziata la cupidigia degli ammiratori per quell'interno senso di compiacenza e d'elevatezza che si prova nel contemplare le potenze della Natura soggiogate e direm così ammansite dall'industria dell'uomo. Dopo pochi minuti un mormorío universale annunziò la comparsa del Lario al di là del picciolo promontorio di Geno, che innanzi a Como chiude a destra la vista del lago, se ne era già veduta l'ampia bandiera sventolare presso la grossa canna da fumo, e un momento dopo mirossi spuntare tutto il corpo di quella nave, ed avanzarsi di qua dal promontorio in dirittura al porto.

      "Scendiamo subito, ed affrettiamoci a porci in una di quelle barche che ci condurrà all'incontro del battello onde appena si arresta poter salire ad esaminarlo minutamente".

      Così disse il Marchesino, e la Contessina ritrattasi tosto dal balcone, si pose in testa un cappello di finissima paglia dalla cui larga ala ricadeva un verde velo, e dato a lui il braccio, discesero frettolosamente le scale, seguiti dal Conte che camminava a tutte gambe.

      Pochi passi fuori dell'albergo sta l'acqua del porto, e vi son barche d'ogni grandezza schierate ili semicerchio, uncinate alla riva: colà stavano i barcaiuoli, affaccendati alcuni a disporre i navicelli, altri a raccogliere i passeggieri. L'uno di questi, veduti appena que' tre signori, s'accorse dai loro passi affrettati a che erano diretti, ed accostatiglisi cavando il berretto: "Ecco la mia barca, signori, disse indicandogliene una: se vogliono andar incontro al battello a vapore, non hanno tempo da perdere: siamo due uomini, li serviremo bene, e per la loro buona grazia: entrino, qua".

      Era l'indicata barca una gondola cui stava un tavoliere nel mezzo coperto da un vecchio tappeto di Fiandra. Essi non esitarono ad entrarvi, e appena si fu da una parte collocato il Conte, e dall'altra donna Amalia e il Marchesino per mantenervi l'equilibrio, l'uno de' barcaiuoli l'allontanò con una spinta dalla riva, e balzatovi dentro trassela di mezzo all'altre navi, e dando i remi all'acqua uscirono rapidamente dal porto. Molte navicelle erano già in moto innanzi a loro, altre venivano dopo, e non poche s'avviavano dai due sobborghi della città che si stendono sulle opposte sponde del lago.

      Il battello a vapore s'appressava: s'udiva distintamente il romoreggiare delle ampie ruote che gli stanno a fianco come due robuste ali: vedevasi il getto di fumo spandersi dalla sommità della grossa canna che li sorge nel mezzo, e stendersi dietro ad esso per l'aria come una lunga striscia cinericcia ondulata dal vento. I passeggieri erano tutti raccolti sul cassero, e vi si miravano uomini e donne frammisti, alcuni col parasole spiegato e altri che agitavano il cappello o il fazzoletto salutando gli amici che rispondevano dalle barche, di mezzo alle quali il Lario passava torreggiante.

      Giunto che fu a breve distanza dal porto, le sue ruote rallentarono il moto, uscì in lungo soffio lo sprigionato vapore, calò l'áncora che gli stava sospesa in poppa, e si fermò. Allora come i cannotti degli Esquimali che tenutisi lontani dalla balena sinchè questa sbuffa e si dibatte trafitta dagli arpioni, appena il suo smisurato corpo galeggia esangue sul mare, l'accerchiano numerosi e vi si posano sicuri, così tutte le barchette si accostarono rapide al battello a vapore, cercando a gara d'avvicinarsi alle scale che gli scendono dai lati. L'una navicella l'altra spingeva, od affrettava col grido, si urtavano, si respingevano, era un clamore, un domandarsi, uno sporgere per tutto di involti, di valigie, di bauli, di casse. Il Capitano di quella nave ed il pilota, posti alle sommità delle scale, procuravano colle parole, coi gesti, di mantenere l'ordine d'intorno e far cessare lo schiamazzo onde non accadessero inconvenienti; ma era un parlare al vento, poichè i barcaiuoli ad altra cosa non miravano che ad avere l'un più l'altro a trasportare forestieri, com'essi chiamano i loro avventori.

      In tanta confusione non essendo possibile alla barca in cui trovavasi il Marchesino d'accostarsi sì d'appresso al gran battello da potervi salire, ordinò ai rematori s'aggirassero a quello d'intorno onde la Contessina ne potesse esaminare la mole esterna, la lunghezza, l'altezza, gli ornati, le ruote.

      "Quelle aperture quadrate che vedete da un fianco e dall'altro, le disse il Marchesino, chiamansi boccaporti, e nelle navi da guerra corrisponde a ciascuno un pezzo d'artiglieria: in questa non sono che finestrelle che danno luce a due sale l'una più dell'altra eleganti".

      "I vascelli del mare, chiese donna Amalia, sono assai più grandi di questo?"

      "Le navi d'alto bordo, come le navi da linea, le grosse fregate, i brich, sono molto più ampii, perchè possono contenere dai trenta sin ben oltre ai cento cannoni, con varie centinaia d'uomini d'equipaggio, e le munizioni da guerra e da bocca; ma in generale i bastimenti mercantili, le corvette, ed altre minori navi da guerra sono di poco superiori ed anche più picciole di questo battello".

      "V'accerto che leggendo molte storie di viaggi m'aveva raffigurata soventi volte la forma de' bastimenti, ma sempre credea ingannarmi sulle loro vere proporzioni: or sono contenta di mirare una nave che potrebbe viaggiare alle cinque parti del mondo".

      "Senza dubbio. Ma non solo il Lario: navicelle d'un quinto di sua grandezza percorrono oggigiorno i mari più grandi, essendovi uomini tanto arditi che affrontano l'Oceano sopra barche con cui appena si valicherebbero i fiumi: e specialmente i corsari americani che sono i più audaci navigatori".

      Mentre così ragionavano, il numero delle barche intorno al battello a vapore s'era sminuito, vogando ciascuna verso la città od i sobborghi, ed essi eranvisi avvicinati ponendosi a capo d'una delle scale per ascendervi; ma il Capitano s'affacciò al bordo, e fece doglianza per non poter ammettere visitatori, essendo quello il tempo in cui si governava il battello, e s'assestavano gli attrezzi e la macchina pel viaggio del mattino, dicendo che siccome d'altronde la luce già fosca per la sera che s'avanzava non avrebbe loro permesso d'esaminare alcun che minutamente, uopo era tornassero nel vegnente giorno che sarebbero stati accolti.

      Il Marchesino rese grazie al Capitano, e comandò a' barcaiuoli retrocedessero a Como.

      "Chi sa se mai più vi ritorno!" esclamò la Contessina rivolgendo lo sguardo al battello da cui s'erano appena scostati. Il Marchesino intese ben tosto che tale esclamazione aveva per significato che il marito non le avrebbe più concesso di ritornar sul lago, perchè l'intesa fatta nel partir della villa, era d'andare a vedere il battello a vapore, al che alla lettera s'era soddisfatto, nè v'era speranza che il Conte fosse per accettare un'interpretazione estensiva: però desiderosissimo per tutti i conti il Marchesino di vedere accontentata donna Amalia, si diede a spiare l'animo del Conte, il quale, mentre gli altri due vagavano colla fantasia per l'Oceano, aveva sempre pensato ai tordi, a don Martino e a donna Rosa, e stava in tuono sbadato guardando alle stelle che cominciavano ad apparire."

      "Che ve ne pare, gli disse, di questa nave? avete voi mai veduta una simile meraviglia?"

      "Oh che gran bella meraviglia! rispose il Conte aggrinzando il mento, e sporgendo il labbro inferiore per dare al volto un'aria di disprezzo. Finalmente non la è che una gran barcaccia un po' più grossa di quelle che vediamo cariche di sale sul nostro naviglio".

      "Quel che volete, mio caro, rispose il Marchesino un po' sconcertato; non potrete però sostenermi che barche le quali camminino da se con tanta velocità e sicurezza ne abbiate vedute sul nostro naviglio. E poi ciò che sorprende, che è magico si può dire, non lo avete mirato ancora; fa d'uopo salire là su; discendere nel sito della macchina, vedere che ordigni vi sono, con che perfezione formati, e una fornace ardentissima, una caldaia d'acqua bollente che somministra il vapore…"

      "Immaginatevi or bene, l'interruppe quasi gridando il Conte, s'io voglio andar là su! colla fornace e l'acqua bollente! che se non basta il pericolo d'affogare nelle onde, v'ha poi quello d'abbrustolarsi per un incendio, come beccaccie allo spiedo, o saltar per aria in mille pezzi, ciò che con questo vapore, mi hanno detto, è facilissimo ad accadere-No, no, non mi vi cogliete. Pazienza qualche scossa del cocchio, ma alla fin fine sono sul sodo, posso discendere, ed alberghi ce n'è da per tutto: ma il mettere per diporto la vita su un legno dove v'ha rischio di morire pel fuoco, per l'acqua bollente e per la fredda, la mi pare la più gran minchioneria del mondo".

      Donna Amalia fremette di sdegno a tali parole, che conosceva dettate in parte al marito dal desiderio di rappresaglia della malevolenza da lei mostrata per la sua villa del Lambro, ed in parte dall'invincibile di lui poltroneria; e il Marchesino non s'attentò ragionare più oltre, conoscendo difetto principalissimo del Conte una ostinazione insuperabile ne' suoi propositi. Pervennero silenziosi in porto, discesero