da scendervi illeso trovava il fondo ghermito di triboli, punte e lame taglienti, e vedeasi di fronte la rupe inaccessibile, e su quella la muraglia del Castello, da cui scagliavasi per appositi pertugi una grandine di palle e di saette a recare inevitabil morte. Le torri, le mura, i baluardi andavano orlati di merli, e forati da lunghi ordini di feritoie e di balestriere: in molti siti vedevansi le muraglie guarnite di grosse pietre tagliate a tetragoni, ov'era il posto delle artiglierie, poichè fra i castelli italiani fu l'uno de' primi quel di Musso ad aversi ne' suoi valli costrutte le ballatoie per le colubrine e le bombarde. Sopra una torre d'ogni forte stava inalberata una bandiera coll'armi del Castellano, e sull'alto della torre più elevata di tutto il Castello sventolava il grande stendardo Mediceo che portava per insegna tre palle d'oro in campo rosso.