la relativa prova concreta inconfutabile matematica. Non le torturavo troppo perché riuscivano sempre a svignarsela. L'irradiazione mancava. Ma, intanto, mi torturavo io. Detestavo, adoravo, soffrivo, impazzivo, – impazzii! Mi sono curato, e ora non soffro piú, non adoro piú, non detesto piú!.. E sai quel che ho fatto?.. (
Si accalora, si elettrizza) Come scelgo i cibi, i vini e i liquori che piú mi letificano, ho scelta la mia donna nelle immense fucine dell'abbrutimento. Giuro che non ce n'è un'altra di piú bassa carata sulla faccia della terra! La mia donna è mia perché è di tutti. Ha verso di me il merito insigne di piacermi infinitamente, e, se il saperla di tutti mi desse un qualunque senso di pena o di ribrezzo o di gelosia o di rancore, temerei di non aver conseguita la perfezione! (
Ride) Eh eh eh eh! (
Poi, con una scrosciante violenza) Brutalizzarsi, mio caro! Questa è la cura!