“Certo” la donna rispose. “E’ una lista molto lunga, e l’abbiamo controllata tutta. Ma ve la manderò, così che anche voi possiate analizzarla.”
“Vorrei parlare con gli uomini di ogni unità.”
La Larson annuì. “Naturalmente. Potrà parlare con alcuni di loro dopo il funerale oggi, e le organizzerò degli altri incontri se desidera.”
Riley notò che Lucy stava prendendo appunti. Fece cenno alla giovane agente, affinché facesse anche lei delle domande.
Lucy chiese: “Di che calibro erano i proiettili?”
“Calibro NATO” il Colonnello rispose. “7,62 millimetri.”
Lucy guardò il Colonnello Larson con interesse. Disse: “Sembra allora che l’arma possa essere un fucile M110 da cecchino. O forse un Heckler e Koch G28.”
Il Colonnello Larson sorrise un po’, ovviamente colpita dalla conoscenza di Lucy.
“Per via del raggio, supponiamo che si tratti dell’M110” la donna rispose. “Sembra che tutti i proiettili provengano dalla stessa arma.”
Riley fu contenta nel vedere che Lucy fosse così ben impegnata. Le piaceva pensare a lei come sua protetta, e sapeva che Lucy, invece, la considerava come la sua mentore.
Sta imparando in fretta, Riley pensò con orgoglio.
Poi osservò Bill, intuendo dalla sua espressione che anche il partner era contento per il livello di competenza raggiunto da Lucy.
Riley aveva delle domande da fare, ma decise di non interrompere.
Lucy chiese alla Larson: “State pensando a qualcuno con un addestramento militare, immagino. Un soldato della base?”
“E’ possibile” la donna rispose. “O un ex soldato. Qualcuno con un ottimo addestramento, in ogni caso. Non semplicemente un tiratore nella media.”
Lucy giocherellò con la gomma da cancellare contro il tavolo.
Suggerì: “Qualcuno che ce l’ha con le figure autoritarie? Specialmente i sergenti istruttori?”
La Larson si grattò il mento, pensierosa.
“Lo sto prendendo in considerazione” rispose.
Lucy riprese: “Sono sicura che stia anche considerando il terrorismo islamico.”
La Larson annuì.
“In questi giorni, questa deve semplicemente essere la nostra ipotesi base.”
“Un lupo solitario?” Lucy chiese.
“Forse” la Larson rispose. “Ma potrebbe essere che stia agendo per conto di un gruppo, forse una piccola cellula da queste parti, o una sorta di gruppo internazionale, come l’ISIS o Al-Qaeda.”
Lucy rifletté per un momento.
“Quante reclute musulmane ci sono attualmente a Fort Mowat?” Lucy domandò.
“Al momento, trecentoquarantatré. E’ ovviamente una piccola percentuale delle nostre reclute. Ma dobbiamo fare attenzione a tracciare il profilo. In generale, le nostre reclute musulmane sono state verificate con molta attenzione. Non abbiamo mai avuto problemi di estremismo, se è di questo che si tratta.”
La Larson guardò Riley e Bill e sorrise.
“Ma voi due siete stati molto silenziosi. Come vorreste procedere?”
Riley diede uno sguardo a Bill. Come sempre, poté dire che stava pensando la stessa cosa a cui pensava lei.
“Andiamo a dare un’occhiata alle scene dei crimini” Bill disse.
*
Qualche minuto dopo, il Colonnello Larson guidava Riley e Lucy attraverso Fort Mowat.
“Quali punti volete vedere per primi?” la Larson chiese.
“Vediamoli nell’ordine in cui i crimini sono avvenuti” Riley rispose.
Mentre la Larson guidava, Riley notò soldati impegnati nell'addestramento, mentre facevano delle corse ad ostacoli e praticavano abilità da fuoco con varie armi. Si rese conto che era un lavoro rigoroso e impegnativo.
Riley chiese alla Larson: “A che livello di addestramento sono a questo punto?”
“Alla seconda fase, la Fase Bianca” la donna disse. “Abbiamo tre fasi: rossa, bianca e blu. Le prime due, rossa e bianca, durano ognuna tre settimane, e queste reclute sono alla loro quinta settimana. Nelle loro ultime quattro settimane, affronteranno la Fase Blu. E’ sempre più dura. E’ quando le reclute scoprono se posseggono le caratteristiche necessarie per essere soldati dell’Esercito.”
Riley sentì una nota di orgoglio nella voce della Larson, lo stesso orgoglio che sentiva nella voce di suo padre, quando parlava del suo servizio militare.
Lei ama ciò che fa, Riley pensò.
Non nutriva nemmeno dubbi che il Colonnello Larson fosse eccellente nel proprio lavoro.
La Larson parcheggiò vicino ad un marciapiede, che conduceva attraverso il campo. Uscirono dall’auto, e la Larson li guidò fino ad un punto sul sentiero. Si trovava in un’area aperta, priva di alberi che potessero bloccare la vista.
“Il Sergente Rolsky è stato ucciso proprio qui” la donna disse. “Nessuno ha visto o sentito niente. Non siamo riusciti a stabilire, dalla ferita o dalla posizione del suo corpo, da dove il colpo sia arrivato, tranne per il fatto che è stato esploso da una considerevole distanza.”
Riley si guardò attorno, studiando la scena.
“A che ora è stato ucciso Rolsky?” chiese.
“Circa alle ventidue” il colonnello rispose.
Riley convertì il dato ad un orario civile: le dieci di sera.
L’agente immaginò l’aspetto di quel posto a quell’ora di notte. C’erano un paio di lanterne entro circa nove metri dal punto. Nonostante ciò, la luce lì doveva essere stata molto fioca. Il tiratore doveva aver utilizzato un mirino notturno.
Lei si girò lentamente, provando ad immaginare da dove fosse provenuto il colpo.
C’erano edifici a sud ed a nord. Era improbabile che un cecchino avesse avuto la possibilità di sparare da uno di quei posti.
Ad ovest, oltre il campo scorse il Pacifico, ad una distanza offuscata.
Ad est, c’erano ripide colline.
Riley indicò le colline e disse: “Immagino che il cecchino si sia posizionato da qualche parte laggiù.”
“E’ una buona pista” la Larson disse, indicando un altro punto in terra. “Abbiamo trovato il proiettile proprio qui, il che indica che il colpo dev’essere venuto da qualche parte, in cima a quelle colline. A giudicare dalla ferita, il colpo è stato esploso tra settantasei, ottanta metri. Abbiamo setacciato la zona, ma non ha lasciato alcuna traccia.”
Riley rifletté per un istante.
Poi, chiese alla Larson: “La caccia è consentita a Fort Mowat?”
“Sì, c’è una stagione per farlo, ma occorrono i permessi” la donna rispose. “Al momento, è la stagione del tacchino selvatico. E’ consentito anche sparare ai corvi di giorno.”
Naturalmente, Riley sapeva che quelle morti non erano affatto degli incidenti di caccia. In quanto figlia di un uomo che era stato Marine e cacciatore al contempo, sapeva che nessuno avrebbe usato un fucile da cecchino per uccidere corvi e tacchini, ed animali simili. Un fucile a doppia canna sarebbe stato probabilmente l’arma da caccia scelta intorno a Fort Mowat in quel periodo dell’anno.
Riley chiese alla Larson di condurli al prossimo punto. Il colonnello li portò ad alcune colline basse, all’estremità