Il regalo. Del vento tramontano fiabe italiane popolari / Подарок северного ветра. Итальянские народные сказки. Отсутствует. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Отсутствует
Издательство: КАРО
Серия: Lettura y gli esercizi
Жанр произведения: Сказки
Год издания: 2015
isbn: 978-5-9925-1087-4
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come al solito a un viaggiatore:

      – E l’avete mai vista, una più bella di me? – quando per la sala passò sua figlia. E il viaggiatore rispose:

      – Sì che l’ho vista.

      – E chi è?

      – Vostra figlia, è.

      Quella volta, la Bella Venezia, nel fare i conti:

      – Sarebbero otto scudi, – disse, – ma voi datemene sedici.

      La sera la padrona chiamò lo sguattero:

      – Va’ in riva al mare, costruisci una capanna con solo una finestrella piccola piccola, e chiudici dentro mia figlia.

      Così la figlia della Bella Venezia stava rinchiusa notte e giorno in quella capanna in riva al mare, sentiva il rumore delle onde ma non poteva veder nessuno, tranne lo sguattero che ogni giorno veniva a portarle pane e acqua. Ma pur rinchiusa là dentro, la ragazza diventava ogni giorno più bella.

      Un forestiero passando a cavallo sulla riva del mare vide quella capannina tutta chiusa e s’avvicinò. Mise l’occhio al finestrino e vide nel buio quel viso di fanciulla, il più bello che avesse mai visto.[17] Un po’ impaurito, spronò il cavallo e corse via.

      Alla sera, si fermò alla locanda della Bella Venezia.

      – Da che paese venite? – gli chiese la locandiera.

      – Da Roma.

      – Avete visto mai una più bella di me?

      – Sì che l’ho vista, – disse il forestiero.

      – E dove?

      – Chiusa in una capanna in riva al mare.

      – Ecco il conto: fa dieci scudi ma da voi ne voglio trenta.

      La sera, la Bella Venezia chiese allo sguattero:

      – Senti, mi vuoi sposare?

      Allo sguattero non pareva vero di poter sposare la padrona[18].

      – Se mi vuoi sposare, devi prendere mia figlia, portarla nel bosco e ammazzarla. Se mi riporti i suoi occhi e una bottiglia piena del suo sangue, io ti sposo.

      Lo sguattero voleva sì[19] sposarsi la padrona, ma d’ammazzare quella ragazza bella e buona non se la sentiva.[20] Allora portò la ragazza nel bosco e l’abbandonò, e per portare gli occhi e il sangue alla Bella Venezia, ammazzò un agnellino che è sangue innocente. E la padrona lo sposò.

      La ragazza, sola nel bosco, pianse, gridò, ma nessuno la sentiva. Verso sera vide laggiù un lumino: s’avvicinò, senti parlare molta gente, e piena di paura si nascose dietro un albero.

      Era un luogo roccioso e deserto, e dodici ladroni s’erano fermati davanti a una pietra bianca.

      Uno di loro disse:

      – Apriti, deserto! – e la pietra bianca s’aperse come un uscio e dentro c’era illuminato come un gran palazzo. I dodici ladroni entrarono e l’ultimo disse:

      – Chiuditi, deserto! – e la pietra si richiuse alle sue spalle.

      La ragazza nascosta dietro l’albero stette ad aspettare. Dopo un po’ una voce di dentro disse:

      – Apriti, deserto! – La porta s’aperse, e i dodici ladroni uscirono in fila, fino all’ultimo che disse:

      – Chiuditi, deserto!

      Quando i ladroni si furono allontanati, la ragazza andò alla pietra bianca e disse:

      – Apriti, deserto! – e le si aprì la porta illuminata. Entrò e disse: – Chiuditi, deserto!

      Dentro c’era una tavola apparecchiata per dodici, con dodici piatti, dodici pani e dodici bottiglie di vino. E in cucina c’era uno spiedo con dodici polli da arrostire.[21] La ragazza fece pulizia dappertutto, rifece i dodici letti, fece arrostire i dodici polli. E siccome aveva fame mangiò un’ala ad ogni pollo, rosicchiò un cantuccio d’ogni pane, e bevve un dito di vino[22] da ogni bottiglia.

      Quando sentì che tornavano i ladroni, si nascose sotto un letto. I dodici banditi, a trovar tutto pulito, i letti rifatti, i polli arrostiti, non sapevano cosa pensare. Poi videro che a ogni pollo mancava un’ala, a ogni pane un cantuccio, a ogni bottiglia un dito di vino, e dissero:

      – Qui dev’essere entrato qualcuno.

      E decisero che l’indomani uno di loro sarebbe rimasto a far la guardia.

      Restò il più piccolo dei ladroni, ma si mise a far la guardia[23] fuori, e intanto la ragazza uscì di sotto al letto, rassettò tutto, mangiò le dodici ali di pollo, i dodici cantucci di pane e bevve le dodici dita di vino.

      – Non sei buono a niente![24] – disse il capo quando tornando vide che la casa era stata di nuovo visitata,[25] e mise di guardia un altro.

      Ma anche questo rimase fuor dalla porta, mentre la ragazza era dentro, e cosi, dandosi dello stupido ogni volta, tutti i ladroni provarono a far la guardia per undici giorni di seguito,[26] e non scoprirono la ragazza.

      Il dodicesimo giorno, volle montar di guardia il capo e invece di[27] starsene fuori, rimase dentro, e vide la ragazza uscir di sotto al letto. L’agguantò per un braccio:

      – Non aver paura, – le disse, – giacché ci sei, stacci.[28] Ti tratteremo come una sorellina.

      Così la ragazza restò coi ladroni e faceva loro tutti i servizi, e loro le portavano ogni sera gioielli, monete d’oro, anelli e orecchini.

      Il più piccolo dei ladroni amava vestirsi da gran signore per fare le sue rapine, e fermarsi alle meglio locande. Così una sera andò a mangiare dalla Bella Venezia.

      – Da dove venite? – gli chiese la locandiera.

      – Dal fondo del bosco, – disse il ladrone.

      – E avete mai visto una più bella di me?

      – Sì che l’ho vista, – disse il ladrone.

      – E chi è?

      – È una ragazza che abbiamo con noi.

      Così la Bella Venezia capì che sua figlia era ancora viva.

      Alla locanda veniva ogni giorno a chieder l’elemosina una vecchia, e questa vecchia era una strega. La Bella Venezia le promise metà delle sue ricchezze se riusciva a trovare sua figlia ed ammazzarla.

      Un giorno la ragazza, mentre i ladroni erano via, stava cantando alla finestra, quando passò una vecchia che disse:

      – Vendo spille! Vendo spille! Bella ragazza, mi fai salire? Ti faccio vedere uno spillone per il capo che è una meraviglia!

      La fece salire, e la vecchia, con l’aria di mostrarle[29] come le stava bene uno spillone nei capelli, glielo ficcò nel cranio.

      La ragazza morì.

      Quando tornarono i ladroni e la trovarono morta, scoppiarono tutti in lagrime, pur col cuore peloso[30] che avevano. Scelsero un grande albero dal tronco cavo e la seppellirono nel tronco.

      Il figlio del Re andava a caccia. Sentì i cani abbaiare, li raggiunse; erano tutti a raspare con le zampe sul tronco di un albero.

      Il figlio del Re ci guardò dentro e trovò una bellissima ragazza morta.

      – Se


<p>17</p>

il più bello che avesse mai visto – самое прекрасное, какое когда-либо видел

<p>18</p>

non pareva vero di poter sposare la padrona – не верилось, что можно жениться на хозяйке

<p>19</p>

Утвердительная частица заменяет в данном случае слова «конечно же».

<p>20</p>

non se la sentiva – не был готов убить

<p>21</p>

dodici polli da arrostire – двенадцать куриц для того, чтобы зажарить их

<p>22</p>

un dito di vino – немного вина

<p>23</p>

far la guardia – сторожить

<p>24</p>

Non sei buono a niente! – Ни на что-то ты не годишься!

<p>25</p>

era stata di nuovo visitata – в доме опять кто-то побывал

<p>26</p>

di seguito – подряд

<p>27</p>

invece di – вместо того, чтобы…

<p>28</p>

giacché ci sei, stacci – раз уж ты здесь, оставайся

<p>29</p>

con l’aria di mostrarle – притворившись, будто хочет показать ей

<p>30</p>

pur col cuore peloso – хоть и с недобрыми сердцами