In quel caso, Riley e Crivaro dovevano mettere la parola fine ai suoi omicidi una volta per tutte.
CAPITOLO SEI
Mentre il furgone si avvicinava alla cittadina di Tunsboro, Riley notò che Jillian si stava sentendo di nuovo a disagio.
E forse con buona ragione, Riley pensò.
I due uomini seduti davanti non stavano parlando di viaggi in auto e di altre banalità ora. Harry aveva spento il suo continuo flusso di sciocco chiacchiericcio ed era tornato all’argomento che più di ogni altra cosa aveva in mente.
“Sapete, sto cominciando a formulare una teoria su questi due omicidi” disse. “Volete sentirla?”
Riley sentì Jillian sussultare ed immaginò che la donna temesse che, all’ultimo minuto, il marito rompesse la promessa di non farsi coinvolgere nel caso.
Apparentemente irritato, Crivaro si limitò a brontolare in modo impercettibile.
Riley ebbe la netta sensazione che la sua risposta programmata fosse “no”. Ma Harry era chiaramente determinato a parlare in ogni caso della sua teoria.
“Penso, no, sono quasi sicuro che il killer sia un campeggiatore, qualcuno che passa da un campeggio all’altro.”
“Qualcuno come te?” Crivaro chiese sarcasticamente.
Harry sogghignò e disse: “Sì, come me tranne per gli anni trascorsi a scavare nel fango in quel modo. Ma, in un certo senso, sì, hai ragione. Il killer dev’essere qualcuno immischiato con tutta la cultura dei campeggi. I campeggi devono essere i luoghi in cui pedina le sue vittime.”
Crivaro scosse la testa. “Non lo so, Harry …”
Harry l’ignorò, continuando a farfugliare particolari della sua teoria.
Riley comprendeva lo scetticismo di Crivaro. Anche se Harry avesse avuto ragione e i due omicidi fossero collegati, questo non avrebbe implicato necessariamente che il killer avesse “pedinato” qualcuno. Sapeva che alcuni omicidi erano atti spontanei che derivavano da incontri casuali. Inoltre, la maggioranza dei campeggiatori non si spostava in gruppi, o almeno in coppie? L’idea di un campeggiatore psicotico che si aggirasse furtivamente tra i campeggi nazionali sembrava un po’ forzata.
Infine, Harry disse: “Ora, Jake, non voglio dirti come fare il tuo lavoro, ma …”
Riley vide Crivaro sussultare a quelle parole. Brontolò di nuovo: “Non è davvero il mio lavoro.”
Questo non servì affatto a rallentare Harry, che continuò: “Penso che tu e la tua partner dovreste iniziare ad andare ai campeggi, facendo molte domande alle persone. Prima o poi, otterrete sicuramente l’indizio che vi serve.”
Crivaro roteò gli occhi, e Riley comprese bene.
Continuando a non notare lo sgomento di Crivaro, Harry continuò a parlare.
“Ma ascolta, tu e la tua partner non potete aggirarvi in un campeggio con i vestiti che indossate ora. Accidenti, avete la scritta ‘FBI’ praticamente ovunque addosso. Conosco i campeggiatori, la maggioranza di essi è amichevole e vi parlerà a prescindere da chi siate. Ma in verità, ce n’è di ogni tipo. Alcuni sono più, qual’è la parola?”
“Riservati” Jillian brontolò. “Alcuni sono semplicemente timidi.”
“Sì, è così, timidi” Harry riprese. “Alcuni amano stare per conto proprio. E, se qualcuno di questi sapesse qualcosa, si dileguerebbe nell’attimo stesso in cui vi vedesse. Ciò che intendo dire è che voi due dovete andare sotto copertura, fingendovi anche voi dei campeggiatori. Potreste dire che tu sei lo zio della ragazza o qualcosa di simile. Certo, sapete come fare, ma potrebbe anche essere più dura di quanto sembri. Innanzitutto, dovete procurarvi dei nuovi vestiti, dovete essere più simili a Jillian e a me. E avrete bisogno di una vostra roulotte o di un vostro camper …”
A quel punto, Crivaro interruppe fragorosamente. “Harry, non posso andare a comprare un camper.”
“Sì, lo so, ma ne puoi noleggiare uno” Harry l’informò. “Penso che ce ne siano disponibili qui intorno. Assicurati soltanto che appaia minimamente decente, non un rottame. Alcune dei migliori campeggi non farebbero entrare un camper vecchio o rovinato. Sono sicuro che il capo della polizia di Tunsboro possa dirvi dove trovare proprio ciò che vi occorre.”
Riley non poté fare a meno di abbozzare un sorriso. L’idea di andare in campeggio con Crivaro e fingersi sua nipote le sembrava sciocca.
Non inganneremmo mai nessuno, pensò.
Si rese conto del fatto che i continui consigli di Harry mostravano semplicemente quanto lui fosse eccitato dal caso. Il serio silenzio di Jillian le diceva, invece, che la moglie di Harry era ben consapevole del suo umore.
Harry continuò a parlare a raffica, descrivendo come, a suo avviso, Riley e Crivaro avrebbero dovuto andare a indagare sul caso.
Avvicinandosi a Tunsboro, superò dei campi da golf e dei ranch realizzati in periferia.
Quando entrarono nella cittadina, Riley si trovò davanti ad una vecchia cittadina del west, che qualcuno aveva provato ad adattare, senza successo, ai tempi moderni. Edifici con finti portici quadrati erano disposti lungo la strada principale. Una fila di porticati, con instabili tetti in stagno, si estendeva di fronte agli edifici. Sebbene ci fosse della pittura fresca qua e là, nessun edificio in realtà sembrava pronto per l’imminente venuta dell’anno 2000.
Infatti, erano gli autentici marciapiede, strada lastricata, semafori, e specialmente le auto che sembravano stranamente fuori posto.
Harry parcheggiò fuori dalla stazione di polizia, che era solo un ennesimo edificio commerciale datato.
Si voltò a guardare Riley e Crivaro.
“Suppongo che il Capo Webster non si aspetti il vostro arrivo. Non ho riferito di aver contattato il BAU. Almeno, mi conosce perché abbiamo parlato al telefono. Forse dovrei entrare con voi e …”
Jillian interruppe bruscamente. “Non pensarci nemmeno, Harry.”
Harry rivolse alla donna un’espressione supplichevole.
“Ci starò soltanto un minuto, tesoro” disse.
“Non ci starai soltanto un minuto, e lo sai. Lasceremo che lo facciano i tuoi amici, e poi torneremo al nostro camper e andremo alla Coronado Forest. Questo è tutto.”
“Ma tesoro …”
“Niente ‘ma,’ Harry. Se entri in quella stazione di polizia, prenderò questo furgone e partirò senza di te.”
Harry sospirò e rise forzatamente.
Si rivolse a Crivaro e Riley: “Beh, avete sentito la signora. Come ho detto, mi tiene sotto stretto controllo. Ora ce ne andiamo. Buona caccia, voi due. E grazie ancora per l’interessamento.”
Quando Riley e Crivaro uscirono dal furgone, la donna sentì Harry borbottare: “Non mi spiacerebbe se mi aggiornaste sulle indagini.”
“Non fatelo!” Jillian sottolineò bruscamente.
Riley e Jake se ne stettero a osservare Harry e sua moglie lasciare la cittadina.
Per Riley era strano essere qui, improvvisamente bloccata nel bel mezzo di quella strana e piccola cittadina.
Crivaro era apparentemente dello stesso parere. Guardò a terra, strascicò i piedi e scosse la testa.
“Che follia” esclamò. “Non abbiamo motivo per immischiarci in questa storia.”
Riley rise e disse: “Beh, non è stata esattamente una mia idea.”
Improvvisamente, percepì una possibilità formarsi nella sua mente.
“Inoltre” aggiunse, “per quello che davvero sappiamo, Harry