I Cowboy Di Carla. Bella Settarra. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Bella Settarra
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Серия:
Жанр произведения: Вестерны
Год издания: 0
isbn: 9781802500301
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un labbro. Dannazione! Gli prese il pacchetto dalle mani, arrossendo furiosamente. “Ti faccio il conto.”

      Era consapevole di lui che ridacchiava mentre batteva il prezzo sul registratore di cassa e imbustava il preparato per pancake. Stava ancora sorridendo quando prese la busta dalle sue mani e le consegnò i soldi. Carla gradì fin troppo le dita che sfiorarono le sue mentre i soldi le cadevano sul palmo e di nuovo sentì il fuoco bruciarle dentro. Alzando lo sguardo vide i suoi profondi occhi verdi lampeggiare eccitati e fu shoccata quando sentì un caldo rivolo d’eccitazione scivolarle tra le gambe. Deglutendo forte, distolse rapidamente lo sguardo e fu sorpresa di non sentirlo ridacchiare più.

      “Grazie.” La voce le uscì in un sussurro e rabbrividì.

      Il campanello alla porta suonò di nuovo per avvertirla dell’arrivo di un altro cliente e subito i suoi occhi si posarono sull’anziana signora appena entrata.

      “Io non ti conosco,” annunciò seccamente la donna dai capelli grigi.

      “Questa è Carla Burchfield. È nuova a Pelican’s Heath. Carla, ti presento la Signora Taylor. Sua figlia gestisce il negozio di abbigliamento in fondo alla strada.” Matt fece le presentazioni prima ancora che Carla potesse aprire la bocca.

      Carla sorrise alla signora, la quale la stava studiando con curiosità. “Piacere di conoscerla, Signora Taylor.” Non poté fare a meno di sentirsi un po’ nervosa al pensiero che tutti sapessero di lei, soprattutto perché stava cercando di mantenere un basso profilo, ma sperava che fosse una cittadina abbastanza piccola da non causarle alcun problema.

      La signora annuì dalla sua posizione vicino alla porta e iniziò a scegliere i prodotti dagli scaffali.

      “Tu non hai un lavoro, Matt?” Carla sperava che il cowboy cogliesse il suggerimento e se ne andasse. Era un po’ agitata per il modo in cui parlava a tutti di lei, ed era ancora più allarmata per colpa dell’effetto che la sua voce e il suo sguardo stavano avendo nelle sue mutandine.

      “Ho una piccola fattoria non lontano da qui,” rispose, casualmente.

      “Deve esserci un sacco di lavoro da fare,” rimarcò lei.

      Lui rise. “Sì, beh, il duro lavoro non mi spaventa.”

      Carla sospirò. Non era proprio quello che lei intendeva. “Hai delle persone che lavorano per te?”

      “Un paio.”

      Il luccichio nei suoi occhi le disse che sapeva perfettamente quello che Carla stava tentando di fare, ma non aveva alcuna intenzione di assecondarla.

      La Signora Taylor lo superò e appoggiò il cesto con la spesa sul bancone di fronte a Carla. “Non è ora di tornare al lavoro, Matt Shearer? Alcuni di noi hanno un sacco di cose da fare, a differenza tua.”

      Matt ridacchiò e si rimise il cappello, annuendo educatamente alle due donne. “Sì, signora!” Toccò la falda e annuì di nuovo prima di dirigersi verso la porta.

      Carla sospirò di sollievo, desiderando essere altrettanto schietta con le persone, anche se doveva ammettere di stare già sentendo la sua mancanza, nonostante Matt se ne fosse appena andato.

      “Devi essere diretta con loro.” La donna sembrò leggerle nel pensieri mentre Carla le faceva il conto.

      “Sì, Signora Taylor. Cercherò di tenerlo a mente.”

      “Ne avrai bisogno se hai intenzione di restare da queste parti. Alla gente di Pelican’s Heath piace parlare e spettegolare. Starebbero tutto il giorno a farsi i fatti degli altri, se potessero. E questo negozio è un buon punto di ritrovo. Vivi nei dintorni?”

      “Non molto lontano da qui.” Carla cercò di sembrare indifferente mentre finiva di imbustare la spesa.

      Notò che gli occhi della Signora Taylor si stringevano di nuovo mentre le consegnava il denaro. “Mmh. Sei un tipo riservato, non è vero?”

      Carla arrossì. “No, certo che no.” Provò a ridere ma le uscì più come una risatina acuta mentre il nervosismo aveva la meglio. “Alloggio proprio fuori città, ecco tutto.”

      “Mah.” La Signora Taylor era chiaramente poco convinta mentre prendeva la spesa, e Carla temeva di averla offesa.

      Non ci fu tempo di aggiungere altro, però, perché un uomo entrò nel negozio proprio mentre la Signora Taylor si avvicinava alla porta. Si fermò di colpo quando la vide e Carla rimase senza fiato.

      “Ciao.” Si trattava di un altro cowboy di bell’aspetto, che si toccò educatamente la falda del cappello mentre si dirigeva verso il bancone. “Ho decisamente scelto il giorno giusto per passare da qui.”

      Carla si sentì arrossire. “Ciao, io sono Carla. Ho iniziato a lavorare oggi.”

      Lui si tolse un guanto e le strinse la mano. Le sue dita erano lunghe e calde e le avvolgevano completamente la mano, che lei non aveva mai considerato piccola prima d’allora. “Aiden Fielding. Possiedo il ranch qui dietro.”

      Carla era sicura di doversi mostrare un po’ più amichevole ma stava disperatamente cercando di non raccontare la propria storia a tutti gli sconosciuti che incontrava. C’era qualcosa in quelle persone che sembrava in grado di metterla totalmente a nudo.

      “Sei di queste parti?”

      Ci risiamo! Non importava quanto si sforzasse, non riusciva a trovare una risposta che non risultasse scortese. “No. Tu?” Sperava che facendogli alcune domande avrebbe distolto la sua attenzione da lei.

      “Sì, vivo qui da tutta la mia vita. Di dove sei?”

       Speranza vana!

      “Wyoming. È molto carino da queste parti. Capisco che tu non voglia andartene.”

      “Non ho mai avuto molta scelta. I miei genitori erano i proprietari del ranch e una volta morti io e mio fratello ne abbiamo assunta la gestione. Inclinazione naturale, suppongo,” le rispose. “E tu? Viaggi molto?”

      “Non proprio.”

      “Hai intenzione di stabilirti qui, nella contea di Cavern County?”

      “Non ho ancora deciso. Tuttavia spero di restare per un po’, soprattutto ora che ho questo lavoro.” Carla si mosse a disagio, consapevole che Frank Bellingham poteva stare ascoltando e non voleva dargli l’impressione sbagliata. Era appena stata assunta e non voleva che lui pensasse che avrebbe lasciato presto la città.

      Il campanello sulla porta suonò di nuovo ed entrarono altri due uomini. “Beh, adesso ti lascio andare. Sono passato solo per comprare un paio di francobolli,” le disse Aiden.

      Lei lo fissò con aria assente.

      “Delores di solito li tiene nel registratore di cassa,” le spiegò.

      “Oh, giusto.” Arrossendo, Carla aprì il registratore di cassa e glieli consegnò, guardando poi il suo bel sedere mentre usciva spavaldo dal negozio. Era un uomo affascinante e molto amichevole, ma in qualche modo non sembrava avere su di lei lo stesso effetto di Matt Shearer.

      Il resto del pomeriggio passò velocemente perché il negozio fu molto affollato. A Carla piaceva il suo nuovo lavoro, e scoprì che le piaceva anche incontrare i cittadini, la maggior parte dei quali erano davvero amichevoli. Alcuni dei clienti più in là con gli anni sembravano un po’ sospettosi, il che era perfettamente naturale, pensò, visto che era un’estranea in quella che pareva una cittadina a grandezza famigliare.

      Si rimproverò più di una volta per sentirsi delusa che Matt non fosse tornato. Era sorpresa di quanto lui l’avesse colpita, considerando che si erano appena conosciuti. Imprecando mentalmente per essere così debole, si convinse che il suo mancato ritorno al negozio fosse una cosa positiva, perché Matt sembrava in grado di estorcerle tutte le informazioni che invece avrebbe dovuto tenere nascoste. Il suo piano originale di fornire un nome e un passato falsi era andato in fumo non appena le si era rivolto con quegli splendidi occhi color smeraldo. Non riuscirei mai ad essere un