Dalla rupe. Anton Giulio Barrili. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Anton Giulio Barrili
Издательство: Bookwire
Серия:
Жанр произведения: Языкознание
Год издания: 0
isbn: 4064066069155
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per fiori, che il vento flagella, la polvere imbratta e il sole inaridisce in breve ora. Fermiamoci un istante, ammiriamo, pensiamo; quel fiore sia la consolazione degli occhi. Un altro si fermerà dopo di noi, lo ammirerà, si consolerà come noi. Per quanto l'uomo ami poco il suo simile (cosa che può accadere benissimo, anche quando si sia filosofi umanitarii) egli proverà sempre un certo gusto a pensare che potrebbe passar di là, dopo di lui, un altro viandante, a cui la vista di quel fiore spiegato al sole farà bello il deserto e meno aspro il cammino.

      Maddalena era quel fiore, cresciuto rigoglioso, splendente d'insolita bellezza, in così sterile luogo. Bianca rosata la carnagione; gli occhi neri e luccicanti come le more; i capegli.... Ah, vorrei descriverli subito, quei capegli d'oro, come li avrebbe chiamati alla svelta un poeta, ma d'un oro traente al rosso carico, pari a quel colore sugoso e denso che hanno i capegli di certe dame del Cinquecento, nei quadri del Tiziano e del Tintoretto. Ma le belle Veneziane di tre secoli fa penavano le intiere mattinate al sole, sulla domestica altana, per far disseccare la dotta pasta, che doveva dare alle morbide e ricche capigliature quella tinta maravigliosa di rame, dai lumi dorati e dalle ombre violette. Maddalena aveva sortito dalla benigna natura quello che tante belle patrizie dei tempi andati domandavano all'arte. I suoi capegli, fini, morbidi, copiosi, riccioluti, s'infoscavano nella massa d'un bel color d'amaranto, si accendevano nelle ciocche estreme in uno scintillìo di pagliuole d'oro. E questa gloria di tinte si diffondeva intorno ad un viso di purissimi contorni, la cui soavità celestiale aveva risalto dal lume di quelle pupille nere e dalla vivezza smagliante di due labbra coralline. Il piede, poi (facciamo un salto, per carità; altrimenti, Dio sa quando si finisce), il piede era maraviglioso senz'altro; un piede sempre nudo sulla spiaggia, snello, breve, rialzato sul collo, nitido, roseo, perlato, vero amore dei flutti, che certamente dovevano lambirlo rispettosi, come se fosse il piede d'una Ninfa antica. Credete alle Ninfe antiche, voi altri? Io sì, e mi consolano di tante creazioni moderne. Piedi usati a correre sulla rena, mani avvezze a trarre la sciabica, ed òmero a cui s'accomodava tante volte la cinghia d'aiuto, non s'ingrossavano, non si sformavano in quella quotidiana fatica, resistevano al duro travaglio, come se fossero stati piedi e mani ed òmeri d'una gran dama, autenticata da dieci o venti generazioni di fastosa mollezza. Bisognava vederla, con quei quattro cenci dattorno! Una veste di bordato, senz'altri ornamenti, nei giorni di lavoro; una veste di bordato, ma con la giunta d'un fazzoletto bianco di seta al collo, nei dì di festa, e Maddalena aveva messo fuori l'intiero corredo. Ma che importava ciò, se sotto a quella povertà di abbigliatura e a quella timidezza di pieghe si disegnava un corpo di Oceanina, da far ricordare la virgiliana Deiopèa, promessa da Giunone al signore dei venti, in un giorno che la stizzosa moglie di Giove avrebbe fatto carte false, pur di ridurre a mal partito gli ultimi avanzi di Troia? Il sole aveva accarezzata, come rammorbidita, la sua bianchissima carnagione, con lievi riflessi dorati; un sorriso d'amore fioriva su quelle labbra, che d'amore non avevano anche parlato ad anima viva; il solo vederla vi faceva pensosi e poeti; vi tumultuava in cuore la materia di un inno e vi correva alla bocca il concetto di un madrigale. Sapete pure che non tutti gl'inni si fanno in versi; nè tutti i madrigali, per la grazia di Dio!

      Ora, di questa poesia, che non si scandisce, che non si conta sulle dita, che non si infarcisce di epiteti faticosi e dotti, se ne faceva un gran logorare in paese. Maddalena non era il sospiro, perchè questo tra i pescatori di Varigotti non s'usa, ma era l'argomento, la meta di tutti gli sguardi, perchè i poeti di Varigotti hanno imparato da lunga mano a guardare le stelle. S'intende che essi, per contemplare quella nuova stella polare, non alzavano gli occhi al cielo. Per l'addietro si usava di andare nelle ore calde a meriggiare sotto gli olivi, oppure a giocarsi alla mora un boccale di vino all'osteria. Ma come Maddalena ebbe sedici anni, i giovanotti incominciarono a mutare abitudini; sotto gli olivi non si vide più un cane; le due osterie di Varigotti presero a lavorar meno, e buon per i loro padroni, che essi cumulavano gli uffizi di tabaccaio, di panattiere e di calzolaio; se no, avrebbero potuto chiuder bottega senz'altro e andare anch'essi nel branco degli ammiratori di Maddalena, davanti alla barcaccia, dov'era, e credo sia sempre, il ritrovo dei naturali del paese, nelle brevi ore d'ozio che Dio misericordioso concede anche ai pescatori e agli ortolani. Quella barcaccia, fracido avanzo d'una tartana che per tanti anni era andata sull'alto pelago alla pesca delle acciughe, godeva là, tirata in secco, contro un modesto margine di calata, la sua pensione di riposo. I bambini ci saltavano dentro dal marciapiede, il quale correva davanti alle abitazioni, lunghesso la spiaggia, e si addestravano colà a tutte le manovre dei mozzi; le madri uscivano sulla soglia delle case a rattoppare le reti; i vecchi, accoccolati su certi petroni con le spalle al muro, succhiavano gravemente i cannelli delle pipe di gesso; i giovani, frattanto, seduti sul margine, con le gambe penzoloni verso la riva, stavano a chiacchiera tra loro, motteggiando di tratto in tratto le ragazze, che, appoggiate ai fianchi della barca nera, non badando ai discorsi dei giovani, scambiavano qualche parola sotto voce e guardavano distrattamente dalla parte del mare. In quelle ore si contemplava molto Maddalena, poichè per tante altre del giorno l'aspro lavoro non consentiva di cedere alla tentazione. E la contemplavano anche due guardie di finanza, più fissamente che non avrebbero guardato una barca sospetta, e si stringevano d'un altro punto il cinturino di cuoio. È strano a vedere come tutte le guardie di finanza abbiano la vita sottile! Senza dubbio, bisogna scorgere in ciò la mano provvidenziale del Governo, lodevolmente sollecito di conservare la purezza delle linee in quel rispettabile corpo.

      Ma le contemplazioni di tanti adoratori non toccavano il cuore di Maddalena. Ella era indifferente ai motteggi dei pescatori e ai mesti silenzi delle guardie di finanza. Aveva l'aria di non sentire, di non veder nulla dintorno a sè; si volgeva qualche volta lentamente ad osservare i bambini che ruzzavano nella barca; quindi, rifacendosi al primo atteggiamento, guardava il mare e pensava. Quell'ampia distesa di azzurro possedeva il cuore di Maddalena. I segreti della fanciulla erano tutti là, su quella linea sottile e sfumata, dove il glauco delle onde pareva confondersi col perlato del cielo. Quando l'orizzonte si restringeva dinanzi a lei, e il mare verdastro ribolliva, e le creste bianche dei cavalloni s'incalzavano furiose alla spiaggia, Maddalena appariva più concentrata e più triste. Il mare si chetava, la linea dell'orizzonte si allontanava ancora, consentendo uno spazio maggiore allo sguardo, e il volto di Maddalena si rasserenava, ma quietamente, tacitamente, per virtù di un interno pensiero che viveva di sè medesimo e non godeva di espandersi, o ne ignorava l'arte e il bisogno.

      Qualche vecchio pescatore, prendendo ardire dagli anni, le diceva talvolta, rasentando la soglia della casa su cui ella stava affacciata:

      — State di buon animo, Maddalena! Vogliamo ballare, quando Pietro ritornerà! —

      A quelle parole Maddalena si faceva rossa rossa.

      — Non so che cosa vogliate dire; — rispondeva frattanto.

      Ma sorrideva, quando le parlavano così; poscia, per nascondere il suo turbamento al vecchio motteggiatore, chinava la fronte e guizzava destramente in casa.

       Indice

      Si erano parlati la prima volta alla fontana del porto. E non vi sembri mal scelto il luogo da ciò; primieramente perchè lo aveva portato il caso, e poi perchè il caso non poteva darne uno più acconcio, come scena, ad un idillio amoroso.

      Tra le noie del vivere a Varigotti (io veramente non ce ne trovo, ma parlo così per conformarmi all'opinione della gente) c'è questa dell'acqua, che al piano è tutta salmastra dalle infiltrazioni del mare, se pure non è più giusto il dire che è tutta acqua marina, non abbastanza filtrata dalle arene del lido. Sufficiente per innaffiare le ortaglie e gli agrumi, quell'acqua non serve egualmente a tutti gli usi domestici; donde la necessità, per chi non abbia un buon pozzo più dentro terra, di recarsi ad attinger l'acqua da una fontana alle falde del monte, in un piccolo fosso, scavato tra due muri di villa, di fianco alla strada provinciale. La vena è scarsa, specie nei mesi più caldi, e talvolta occorrono quindici minuti buoni perchè lo smilzo zampillo basti a riempire una secchia. Voi già vedete le conseguenze del fatto. Tutte le Rebecche del vicinato vanno lassù, a certe ore, con le secchie, le brocche, le stagnuole; vi rimangono un pezzo, sedute sui lastroni, aspettando ognuna il suo turno; e mentre l'acqua cade lenta nella secchia, si fa nella brigata femminile un gran chiacchierìo,