Riley sorrise ed ascoltò, mentre Blaine e Gabriela proseguirono discutendo di altre ricette. Le piaceva sentirli parlare in quel modo. Pensava che fosse eccezionale che loro tre si trovassero insieme a casa.
Riley rifletté per cercare la parola adatta a descrivere come fossero le cose in quel momento. Poi, le venne in mente.
Confortevole.
Sì, era proprio quella la parola. Qui, lei e Blaine erano stravaccati sul divano, senza scarpe, sentendosi davvero a loro agio insieme.
Dopo un poco, Riley divenne pensierosa, rendendosi conto di una cosa.
Il fatto era che la situazione non era affatto romantica.
Al momento, Blaine non sembrava l’amante appassionato che talvolta lei aveva scoperto che fosse. Naturalmente, quei momenti romantici erano rari. Persino quando avevano trascorso due settimane in una bella casa al mare quell’estate, avevano dormito in camere separate per via delle loro figlie.
Riley si chiese …
Le cose resteranno così, se ci sposeremo?
Riley soffocò un sospiro al pensiero che stessero già agendo da vecchia coppia sposata.Poi sorrise, considerando …
Forse c’è qualcosa che non va in questo.
Dopotutto, aveva quarant’anni. Forse, era ora di lasciarsi alle spalle l'amore appassionato. Forse era giunto il momento di sistemarsi, abbracciando comfort e tepore. E, al momento, quella possibilità sembrava davvero un’ottima soluzione.
Eppure, si chiese …
Il matrimonio è davvero scritto nel destino mio e di Blaine?
Avrebbe voluto poter decidere in un senso o nell’altro.
I pensieri di Riley furono interrotti dal trillo del suo cellulare.
Il cuore le balzò in gola, vedendo che si trattava della chiamata del suo partner storico al BAU, Bill Jeffreys. Per quanto fosse legata a Bill, sentiva che quella non sarebbe stata una semplice telefonata tra amici.
Quando rispose alla chiamata, Bill esordì: “Riley, ho appena ricevuto una chiamata dal Capo Meredith. Vuole vedere noi due e Jenn Roston immediatamente nel suo ufficio.”
“Che cosa succede?” Riley chiese.
“Ci sono stati un paio di omicidi in Connecticut. Stando a Meredith, potrebbe essere un caso seriale. Neppure io conosco i dettagli.”
“Arrivo subito” Riley replicò, mettendo fine alla telefonata.
Vide che Blaine e Gabriela la stavano entrambi guardando con aria preoccupata.
Blaine chiese: “Un nuovo caso d’omicidio?”
“A quanto pare” Riley rispose, infilando nuovamente le scarpe. “E’ probabile che andrò subito in Connecticut. Potrei stare via per un po’.”
Gabriela disse: “Ten cuidado, Señora Riley.”
Blaine annuì e aggiunse: “Sì, per favore, fa’ attenzione.”
Riley diede un leggero bacio a Blaine e poi uscì di casa. La sua valigia era già piena e pronta nell’auto, perciò non ebbe bisogno di ulteriori preparazioni.
Era animata da un senso di aspettativa. Sapeva che stava per uscire da un mondo fatto di comfort e tepore, per entrare in un regno fin troppo familiare, fatto di buio e malvagità. Un mondo abitato da mostri.
La storia della mia vita, pensò con un sospiro amaro.
CAPITOLO DUE
Riley avvertì un senso di urgenza nell’aria, quando entrò nell’ufficio dell’Agente Speciale Capo Brent Meredith nell’ufficio del BAU. L’intimidatorio e imponente Meredith era seduto alla propria scrivania. Bill Jeffreys e Jenn Roston erano in piedi di fronte a lui, con in mano le loro valigie.
A quanto pare, sarà un incontro breve, Riley pensò.
Immaginava che lei e i suoi due partner sarebbero probabilmente volati via da Quantico nell’arco di pochi minuti, ed era felice di sapere che avrebbero lavorato di nuovo insieme. Durante il loro caso più recente in Mississippi, i tre avevano infranto persino più regole del solito, e Meredith non aveva fatto mistero di essere stato deluso da tutti loro. Dopo quell’episodio, aveva temuto che il capo potesse separarli.
“Mi fa piacere che tutti voi siate riusciti a venire qui tanto in fretta” Meredith disse con la sua voce rude, oscillando leggermente nella poltrona dietro la sua scrivania. “Ho appena ricevuto una chiamata da Rowan Sturman, l’Agente Speciale Capo all’ufficio dell’FBI di New Haven, Connecticut. Vuole il nostro aiuto. Immagino che abbiate sentito della morte recente di Vincent Cranston.”
Riley annuì, come i colleghi. Aveva letto sul giornale che Vince Cranston, un giovane erede nella famiglia multimilionaria Cranston, era morto appena la settimana precedente in circostanze misteriose a New Haven.
Meredith proseguì: “Cranston aveva appena iniziato il suo primo anno a Yale, e il suo corpo è stato ritrovato una mattina sul percorso da jogging di Friendship Woods. Era appena uscito per una sessione di corsa mattutina, e, inizialmente, si è creduto fosse deceduto per cause naturali, un’emorragia cerebrale, sembrava.”
Bill disse: “Presumo che il coroner sia giunto ad una diversa conclusione.”
Meredith annuì. “Sì, le autorità hanno mantenuto il silenzio finora. Il medico legale ha trovato una piccola ferita che si estende dall’orecchio della vittima fino al cervello. Apparentemente, è stato accoltellato con un oggetto appuntito e piccolo, subendo un unico colpo netto.”
Jenn strizzò l’occhio a Meredith, sorpresa.
“Un punteruolo da ghiaccio?” lei chiese.
“Sembrerebbe” Meredith affermò.
Riley domandò: “Quale sarebbe il movente?”
“Nessuno ne ha idea” Meredith rispose. “Naturalmente, non si può crescere in una famiglia potente come i Cranston, e non avere una buona dose di nemici. Fa parte dell’eredità. C’è buon motivo di credere che il povero ragazzo sia stato vittima di professionisti.. Restringendo una lista di sospettati, è venuto fuori che sia stato un colpo formidabile. Ma poi …”
Meredith fece una pausa, tamburellando con le dita sulla scrivania.
Poi, aggiunse: “Proprio ieri mattina, è stato trovato un altro corpo. Stavolta, la vittima è Robin Scoville, una giovane donna che lavorava per una rivista letteraria a Wilburton, Connecticut. E’ stata trovata morta nel suo stesso soggiorno, e, all’inizio, anche la causa della sua morte è apparsa forse un’emorragia cerebrale. Ma, ancora una volta, l’autopsia del medico legale ha rivelato una profonda ferita dall’orecchio al cervello.”
La mente di Riley si mise in moto, mentre elaborava ciò che stava ascoltando.
Due vittime con un punteruolo da ghiaccio in un piccolo stato, nell’arco di una sola settimana.
Non sembrava affatto una coincidenza.
Meredith continuò: “Vincent Cranston e Robin Scoville erano diversissimi tra loro, non riesco ad immaginare due persone più distanti: uno era un ricco ereditiero al suo primo anno in una prestigiosa scuola dell’Ivy League, l’altra, invece, una giovane divorziata dai mezzi decisamente modesti.”
Jenn chiese: “Quindi, dov’è il collegamento?”
“Perché qualcuno avrebbe dovuto desiderare la morte di entrambi?” Bill aggiunse.
Meredith replicò: “E’ proprio quello che l’Agente Sturman vuole sapere. E’ già un caso odioso, ed è possibile che lo diventi ancora di più, se altre persone saranno uccise in questo modo. Non è venuto fuori alcun collegamento, ed è difficile interpretare il comportamento di questo killer.