virili e violente di lui. Lâadrenalina si scaricò nel mio corpo e mi donò una certa lucidità ... quantomeno mi aiutò a ritornare con i piedi per terra. Non ce lâavevo con Nunzio, se non per avere sbagliato locale; ormai avevo capito che su di lui non potevo contare... era del tutto inadeguato alla situazione. Lâombra di un dubbio mi sfiorò la mente: il mio uomo, dopotutto, non era un imbecille. Ma il pericolo era così incombente, che non potevo permettermi di crogiolarmi nelle riflessioni. - Che devo fare? â chiesi, visto che, comunque, lui qualche parola biascicava di quella lingua tagliente â Dobbiamo prendere tempo... per cercare di scappare. â - Tesoro, sono le tre di notte â disse â dove credi che arriveremmo? Ascoltami, io ci sono già stato in questi posti: stai al gioco! Queste risse sono più una scaramuccia di pose, una specie di balletto ... ma non credo che raggiungano mai fasi violente. â - Mi aiuti molto, sai? â dissi piena di sarcasmo â Ma insomma, che cazzo vogliono? â - La grassona ti ha sfidato, adesso io provo a chiarire la cosa... ma ti prego non essere troppo preoccupata, per loro è uno spettacolo, una forma di bullismo... â Che spiegazione confortante, maledetto lui e quel locale pieno di matti.