Daria parla molte lingue e gli dice di scegliere quale preferisce: spagnolo, inglese, tedesco.
« Sono vedovo, ed ho una figlia di dodici anni - spiega lui - e viaggio molto per affari internazionali. Porto con me la bambina e la baby sitter perché non mi piace lasciare mia figlia da sola. Siamo solo noi due al mondo.»
Al che Daria inizia a nutrire compassione e comprensione per questâuomo vedovo con una dolce figlioletta sempre appresso.
« La mia base di lavoro e a Bristol - prosegue Marcello - ma gli affari mi portano dovunque. Faccio dei contratti di appalto alquanto onerosi. »
« à un lavoro impegnativo! », osserva Daria.
« Sì ma sono abituato al lavoro, ai viaggi. Mi sento soddisfatto di come vanno gli affari. Lâunica cosa che manca nella mia vita è una donna che mi faccia perdere la testa. Ora sono contento perché lâho trovata, ma la mia felicità sarà completa quando potrò abbracciarti. »
« Arriverà presto quel giorno? »
« Prima di quanto credi!», assicura Marcello con enfasi.
« Quando? »
« Odio parlare di cifre ma a te lo posso dire. Ho scelto lâappalto di 7,5 milioni al posto di quello da 12 perché il primo è più breve e possiamo vederci più presto. Non vedo lâora di incontrarti. Tu così bella, amabile (lâuomo inizia ad elencare le sue doti e i sentimenti che prova per lei). Dolce Daria non faccio che pensare a te! »
Marcello prosegue a spiegarle il progetto del loro incontro che avverrà al rientro da un viaggio in nave a Cipro dove sta per andare per comprare lâattrezzatura che servirà alla costruzione di un ponte.
« Tutto fila meravigliosamente bene - racconta Daria - anche se câè nelle sue parole qualche piccola contraddizione che però io, avendo decisamente scelto di appendere il cervello a un chiodo, non colgo. »
Ed ecco i risvolti rocamboleschi della storia
Marcello parla spesso della dimensione mistica del loro incontro, certamente deciso da Dio. à la predestinazione di due cuori che si assomigliano e si cercano per raggiungere la felicità . Si trovano con lâintercessione divina, e si amano per tutta la vita.
Tutto bene, quindi! Ma anche qui - come da sceneggiatura sperimentata - accade una catastrofe. Daria viene avvertita di qualcosa di inaspettato e insolito. Marcello si trova nel porto di Cipro quando i pirati assaltano una nave partita prima della loro. Il capitano è morto ammazzato, mentre gli spari colpiscono allâimpazzata, e il sangue scorre dappertutto. I pirati prendono alcuni ostaggi. Marcello ha un contenitore pieno di soldi in contanti, e i preziosi documenti dei suoi contratti.
« Amore mio - le dice - tu sai che sono solo al mondo senza di te. Solo di te mi fido. Fammi lâimmenso favore di tenere, fino al mio arrivo in Italia, il pacco che sono riuscito a nascondere.»
« Va bene,» risponde Daria.
«Dammi il tuo indirizzo!» chiede Marcello.
Daria gli trasmette lâindirizzo e il numero di telefono. Lui chiarisce di aver già pagato ottomila euro per il trasporto e che occorre una piccola cifra per le tasse nazionali che la ditta non può stimare prima dellâarrivo del pacco a destinazione.
La donna trascorre due giorni angosciosi e lunghi senza quasi dormire per lâansia che tale imprevista situazione le procura. Pensa alla sicurezza di Marcello, alla sua incolumità . Ha paura. Non sa che fare nellâattesa, fino a che di notte le arriva per email la bolla di consegna della ditta di trasporto denominata Turkiye Diplomatic Security Compan y. La bolla è piena di timbri ed ha lâaspetto di qualcosa di molto importante ed ufficiale. Manca però un particolare per effettuare la consegna. Affinché gli agenti di sicurezza della ditta consegnino il pacco a casa di Daria occorre pagare 2500 euro di tasse nazionali e IVA. La somma è da versare con accredito bancario prima della consegna. Daria, terrorizzata dal peso della responsabilità , non sa che decisione prendere. Chiama Marcello al telefono, ma lui non risponde. Prova allora a chiamare la sua ditta e anche lì nessuno risponde. Cerca poi la ditta in Internet e non la trova. Allora davvero vive uno stato di ansia conflittuale. à tentata di versare il denaro, ma non ne ha a sufficienza. Le viene in mente di chiedere aiuto a sua sorella. Va da lei. « Ho un grave problema,» le dice concitata, «Mi servono con urgenza 2500 euro! »
« Cosa? »
« Sì mi servono per sbloccare una spedizione! »
« Siediti un attimo e spiegami tutto dallâinizio, » le impone la sorella.
« Ecco, ho conosciuto Marcello in chat. Lui è un uomo che fa affariâ¦Â»
Daria parla alla sorella e si accorge, mentre narra quei fatti incredibili, che il suo cervello appannato comincia a schiarirsi.
«Si è fatta la luce da sola! - dice - Mentre parlo e mi ascolto e non credo alle mie stesse parole.»
La vicenda di Daria finisce qui. Con la sorella che per fortuna lâha aiutata ad aprire gli occhi e lâha un poâ consolata dal dispiacere.
Ma lei vuole concludere il suo racconto così:
« Per finire, a caldo vi dico che queste cose, anche se siamo persone intelligenti e sveglie, possono capitare. Una cosa molto importante è non tenerci tutto dentro. Entriamo in un tunnel dove la realtà si confonde facilmente con la fantasia se non la condividiamo con qualcuno. Spero di non avervi annoiato con questo lungo racconto, e spero anche di essere stata di aiuto a qualcuno, come voi lo siete stati per me, grazie » [viii] .
Serena
Questa è la storia di Serena, liberamente tratta dal blog World Romance Scam [ix] . Il sito raccoglie innumerevoli testimonianze da parte di chi intende divulgare la propria esperienza in aiuto di altre donne, prima che caschino nella rete delle truffe affettive, o dopo la delusione subita, per indicare un percorso di riconquista dellâautostima.
«Mi chiamo Serena e ho 31 anni, un giorno conosco su facebook un uomo molto bello e galante che mi chiede lâamicizia. Non ho mai saputo dell'esistenza dei fake e quindi gli do fiducia. Lui è educato, romantico, attento; spesso dice che ringrazia Dio per averci fatto incontrare. Io non ci trovo nulla di male e continuo. Mi racconta cosa fa; si trova su una nave petrolifera. à vedovo con una figlia. Pian piano mi infatuo di lui e chiedo di vederlo. Lui dice che non può sbarcare ma lo farà appena possibile.
Un giorno mi scrive che la nave ha una falla e devono attraccare. Mi racconta che hanno problemi con l'assicurazione che non copre i danni e stanno rischiando tutti il posto di lavoro. Mi chiede di aiutarlo mandandogli cinquemila euro. Io ci credo e lo faccio. Poi mi chiede altri soldi per altri trattamenti alla nave. Spiega che stanno facendo una colletta e che gli occorrono altri cinquemila euro. Glieli mando. Comincio a spendere troppo per le mie finanze e per caso su Fb vedo la promozione dellâassociazione