Dopo cena voleva andarsene. Domandò dove fosse l'ufficio postale e Noemi lo accompagnò in strada e gli indicò in lontananza la piazzetta davanti alla casa di Milese.
Appena se ne fu andato, si guardò intorno timidamente e andò alla capanna della vecchia zia Pottoi. La porticina era aperta, ma dentro era tutto buio, e solo alle timide chiamate di Noemi la vecchia uscì dal fondo scuro della stanza con una pineta in fiamme in mano.
“Sono io, zia Pottoi! Devi mandare subito qualcuno a Efix. Giacinto è arrivato ! E poi devi dormire con me oggi per le otto. - Ho paura di essere lasciato solo - con uno sconosciuto. "
«Vorrei andare a prendere qualcuno e mandarlo alla tenuta. Ma non posso dormire con te; no, non lascerò che la mia casetta venga stregata dal fuoco fatuo ... "
E così che questo non dovesse intrufolarsi in sua assenza, lasciò che il legno di pino bruciasse sopra la porta.
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