MUTANTI SOVIETICI. Fantasia divertente. СтаВл Зосимов Премудрословски. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: СтаВл Зосимов Премудрословски
Издательство: Издательские решения
Серия:
Жанр произведения: Приключения: прочее
Год издания: 0
isbn: 9785005082459
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e scrutare senza dire una parola, in modo che non mi distragga. Cherepuk guardò severamente Cherevich e abbaiò.

      – – Il nostro compito è proteggere il tuo culo!!

      – – E dai da mangiare … – Cherevich sollevò un coccio e guardò altezzosamente dall’alto.

      Il generale Shrovet non disse nulla, si rivolse ai frammenti e ordinò:

      – – Determina aaa!!!! – cioè, costruisci. Tutti i frammenti si sono immediatamente allineati in una riga in attesa della squadra.

      – – Quindi, combattenti!! – Cherepuk esaminò i frammenti dei suoi subordinati, scrutando separatamente, sperando di trovare qualcosa contro il legale, ma senza risultato.

      – – I miei figli!!! Vai padri e cerca!!!! Veloce!!! OOOOTOTSTOOOY!!!!

      – – E cosa cercare, figliolo? – chiese uno dei combattenti. Lasciami spiegare che il “figlio” è un appello all’anziano e il “padre” – al giovane o al subordinato.

      – – Non sono tuo figlio, Chmyr. Sono il tuo generale!! – Zasratich era indignato, era conservatore e vi si abituava alla vecchia maniera, nei ranghi e in carica, altrimenti la disciplina è vana. – capisci?

      – – Sì, figlio!!! – i combattenti hanno risposto all’unisono. Fu loro insegnato in un modo nuovo e non capirono di cosa stesse parlando il generale.

      – – Oboltus … – sputò Zasratich e lanciò un’occhiata ai compagni. Non la generazione precedente, pensò. – E cosa cercare è chiedere a Cherevich. – e con un sorriso lanciò un’occhiata al signor Chmor Iko.

      – – Hai dimenticato, oli marci, che io sono Rev.?! Per disobbedienza sarai privato del cibo!! Hai sentito tutto?

      – – La cui bocca è la scoreggia, è il tuo reverendo nella Tana, ed ecco il FOOMOO ordinario!! il generale urlò e calpestò gli oli. – Sei ancora qui? ringhiò ai combattenti, che fuggirono all’istante nell’oscurità. Cherevich fece il broncio con rabbia come una bolla di sapone, ma si astenne e non disse nulla.

      – – Non litigare. – li rassicurò Casulia. – Non possiamo litigare. Siamo tutti nella stessa merda. Giochiamo con qualcosa di meglio? Siediti in cerchio…

      Tutti i combattenti corsero attraverso l’erba; inciampò, cadde, si alzò rapidamente e perfino, sentendosi stanco, non osò rallentare. Ordine: esiste un ordine.

      – – E per quanto tempo correremo? chiese il primo, ansimando per il secondo.

      – – Wow.., wow.., wow.. trattenere il respiro. – rispose il vicino, inciampò in qualcosa e rotolò sulla testa. Un terzo, quinto e decimo inciamparono su di lui e persero anche l’equilibrio e caddero. Il resto è scappato.

      – – Ehi idioti, aspettate!! – urlò il primo, ma: il quarto, il sesto, il settimo, l’ottavo e il nono non si udirono e si nascosero nel buio. – ecco gli arieti…

      – – E chi sono questi – arieti? chiese il quinto, livellando l’osso della gamba. Lei gli piegò il ginocchio.

      – – Non lo so. – rispose il secondo e con difficoltà tirò fuori l’osso della gamba dal decimo cranio. La densità dei frammenti non era apparentemente forte come l’acciaio e quindi, con un buon impatto, il cranio non poteva spezzarsi, ma assorbire un oggetto più affilato, come in questo caso.

      – – Cosa faremo? – chiese il primo. – corri?

      – – Con oli paralizzati?! Nooo. Devi venire ai tuoi sensi e rilassarti. – suggerì il terzo e gettò l’osso rotto in profondità nell’erba.

      – – Sì! – qualcuno urlò nel buio. I frammenti erano in allerta.

      – – Chi l’ha urlato? – sussurrò il secondo.

      – – Non io?! – sorpreso il primo.

      – – E non io. – ripeté il quinto.

      – – E sono generalmente sordo e stupido. – Ha detto nel primo decimo della sua vita e ha emesso un suono.. – Una volta, una volta, ravanello, abyrvalg… Dico, colleghi, dico!!! urlò e saltò come un pallone da basket.

      – – Calmati. – il primo abbaiò. – Guarda meglio da dove proviene l’urlo.

      – – Non ci sono bazar. – e il decimo di gioia per aver ricevuto un comando, è scappato, è subito corso e ha ringraziato tutti così e poi è scappato di nuovo.

      Un istante dopo essere scomparso nella pura oscurità del decimo, ci fu un tonfo e un fischio, che si intensificò quando qualcosa si avvicinò per attrito contro l’atmosfera

      Ops! la fronte alla fronte si posò sul quinto decimo arrivo.

      – – Cosa vuoi un bazar? – Il quinto balzò in piedi e prese una posizione di combattimento.

      – – Freni, impennata. Lì, là. – il decimo puntava con un osso nell’oscurità da dove volava. – lì, in natura, qualcuno è in giro, raggiante e, soprattutto, in culo.

      – – Sooooo! Taki così. – il secondo era custodito. – si illumina, bazar?.. Esatto?..

      – – Sì, per coprirmi di carne, cosa sei?

      – – Se non arrotoli il cotone, allora ne abbiamo bisogno. Si illumina, quindi. – e il decimo schioccò le ginocchia e la parte bassa della schiena con il collo.. – Radioattivo.

      – – Cosa siamo salvati? – ha sostenuto la prima domanda. – Lo trascineremo su Kazuli Zeke.

      – – Mangia e…

      – – Johooo!! – gridarono tutti.

      – – E dacci da mangiare!! – tutto riportato in un coro.

      – – Beh, cosa, frammenti, andiamo? – Propose il primo e si diresse nell’oscurità.

      – – No, non andrò.. – il decimo ha resistito, calcia. – e poi assordato dalla paura e… era di nuovo insensibile. Volevo dire qualcosa, ma si è rivelato solo un suono.

      – – Bene, siediti qui. – tutti furono riportati in coro e corsero verso la scoperta.

      – – Ahhh!!! – il decimo boom e corse per tutti.

      E a quel tempo…

      – -… Ho detto, contattami: REVEREND BLACK IKO TOP UAU, Senior Advisor del Generalisiphilis stesso, Lord of the Incomparable Galupia!!!!! – urlò e stampò le ossa del terreno Cherevich. – Capisci le lendini?

      – – Merda, sei Galup, non il reverendo. Ma per il marciume, anche se non so cosa sia, risponderai!! – il vecchio generale si arrabbiò e, dopo essersi alzato su una corona, una girandola sbatté le ossa delle gambe sulla faccia di un frammento secolare. Volò via, facendo una tripla capriola.

      – – Come osi? I! Io!! – Cherevich Chmor Iko si strozzò con il suo cigolio, rotolando via una palla.

      – – Sei fuori di testa … – Zasratich si vergognò di pronunciare il finale in presenza della Casulia sincera e trasformò tutta la sua rabbia in un impatto fisico. Solo lui voleva saltare e calpestare, mentre la zampa di Casulia afferrò la gamba del generale e lo trascinò verso di lei. – Lasciami andare!! – Abbaiò Zaratch Zaratich, – anche a Galupiya volevo spezzare questo grasso corno di maiale.

      – – Tienilo, tienilo Zack, non lasciarlo andare finché non torniamo a Galupiya.

      – – Sì, non litigare. – metti le grinfie di Zasratich Kazulia. – piano. – ascoltò. Gli scandalisti la guardarono. – hai sentito?

      – – che cosa? – chiese il teschio Chmor Iko.

      – – Battito di nocche. Lo stomp si sta avvicinando. Laggiù –