«Ecco perché sei la mia migliore amica. Mi tratti sempre bene.» Il suono della sua risata rauca mi solleva tutti i capelli dal collo. «E tu? Stai uscendo»
«Mangio una pizza con la mia vicina di casa. Forse più tardi uscirò a bere qualcosa.»
«Hmm... da sola?»
«Mi stai tenendo d’occhio adesso?» all’improvviso sembra imbarazzato.
«No, Malu. Sto solo... facendo conversazione.» Il campanello suona di nuovo e Rafa apre. Un paio di secondi dopo, il ragazzo-razzo entra nel mio atelier e riesco a trattenerlo prima che abbia il tempo di buttare qualcosa per terra.
«Scusami, Malu. Il tuo... oh, è bellissimo!» Clara si interrompe vedendo il mio quadro incompiuto.
«Non è ancora finito.»
«Ma è meraviglioso! Hai molto talento,» dice facendomi arrossire. «Scusa se sono entrata, ma il tuo fidanzato ha detto che andava bene.»
«Fidanzato?» Mi acciglio al suo commento. «Chi? Rafa?» Mi guarda confusa. «Siamo solo amici.»
«Oh, scusa... beh, ha detto che potevo entrare. Dovevo venire a chiamarti per quella pizza, ma se hai da fare...»
«No, Clara. Rafa è di famiglia. Posso fare una doccia veloce?»
«Certo, sta ancora cuocendo. Se vuole unirsi a noi...». In questo momento, Rafa entra nell’atelier con una birra in mano.
«Ti va una pizza, Rafa?»
«Certo! Posso portare la mia birra?» Lui ride e io gli do un pugno sulla spalla mentre esco.
«La mia birra, vuoi dire.» Clara ci guarda con un sorriso divertito.
«Tutto quello è tuo è mio.»
«Sì, certo!»
«Puoi certamente portare la tua birra,» dice Clara con un sorriso. «Vi aspetto a casa. Basta spingere la porta per aprirla.»
****
La nostra serata è stata molto divertente. Clara, Rafa ed io abbiamo continuato a parlare quando, alle otto e mezzo, mentre il simpatico Bruninho di cinque anni stava già dormendo sul divano, Rafa se ne è andato per fare una doccia e andare ad un appuntamento con la sua puttana.
«Voi due siete fantastici insieme. Non avete mai pensato di uscire insieme?» mi domanda Clara con un sorriso accennato.
«Siamo una specie di amici con benefici. Non abbiamo una relazione.»
«Cosa vuoi dire?»
«Non crediamo nell’amore, nel romanticismo o nel ‘e vissero felici e contenti’. In realtà, ogni volta che si ama, si soffre, si perde. Si soffre per i tradimenti, le rotture, le parole dure. Si perde quando si rompe con qualcuno, quando qualcuno muore, quando qualcuno ti lascia per un’altra persona. Amare semplicemente non vale il rischio. È meglio tenere il cuore al sicuro. Non so nemmeno se l’amore esiste davvero o se è solo un’invenzione dei media per i profitti.»
«Accidenti, Malu... ora mi sento triste. Una ragazza giovane come te che ha una visione così cinica della vita. Posso dirti con certezza che l’amore esiste. Ed io l’ho vissuto al massimo.»
«Ma l’hai perso...» Cerco di non essere così dura e di non ferirla.
«Sì. Ma non cambierei i nostri momenti insieme per nulla al mondo. Breno mi ha dimostrato, anche alla fine, tutto l’amore che provava per noi. Ha lottato per noi, per poter passare più tempo possibile accanto a noi. Anche nei suoi giorni peggiori, sconfitto dalla sua malattia, aveva sempre qualcosa da dire che era pieno di amore e di speranza.» Si asciuga una lacrima che le è sfuggita dagli occhi. «Non abbiate paura di amare chi è degno di essere amato. Meritate di amare ed essere amati.»
Le sorrido, commossa dalle sue parole. Penso a Rafa ma scuoto la testa, cercando di scacciare la sua bella figura dal mio ritrovamento.
«Grazie, Clara. Prenderò in considerazione tutto quello che hai detto. Forse la vita mi dimostrerà che ho torto, no?»
Sorrido e la saluto, così mi preparo per uscire.
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