VII BACCIARONE DI MESSER BACONE
I
I RIMATORI PISTOIESI
A CURA
DI
GUIDO ZACCAGNINI
I
MEO ABBRACCIAVACCA
CANZONI
I
Amore non è cagione di pene, ma di gioia.
Sovente aggio pensato di tacere,
mettendo in obrianza
d'esto modo parlare intendimento,
ma poi mi torna, punge e fa dolere
la sovraismisuranza 5
di quei c'han ditto d'aver sentimento
de l'amoroso, dolce e car valore,
nomandolo signore,
ch'ard'e consumma di gioi' la verdura
del suo fedel: servendolo soggetto, 10
sempre li dá paura:
vantaggio 'i tolle, ch'avemo da fèra.
Eo ne faccio disdetto:
se simil dissi mai, cangio carrera.
Ché non par vegna da molto savere 15
chi sente sua fallanza,
se non volve con vero pentimento.
Né l'altrui troppo si dé' sostenere,
che pare un'acordanza,
come chi dice: stande l'om contento. 20
Unde move adistato lo mio core
d'essere validore,
se posso, difendendo la drittura
d'amor, che solo in gioi' have l'assetto
e di gioi' si pastura, 25
non avendo giá doglia sua rivera.
E, se vo' par defetto,
non è d'amor, ma d'odio è pecca intera.
Poi conoscenza ferma lo piacere,
venendo disianza, 30
l'omo s'alegge ad esso per talento,
e non è, se poi dole, in nel volere,
ma, tardando, li avanza,
soffrendo disioso lo tormento.
Donque n'ha torto ciascun amadore, 35
che si biasma d'amore,
ch'è solo volontate chiara e pura,
che nasce, immaginato lo diletto,
che porge la natura
de la