«Con tutto il rispetto signora, per me non è mai stato un giocattolo.»
«Allora cos'e' accaduto?»
«Ho capito che mi ero sbagliata.»
«Quando era passato più di un anno?»
«Mi dispiace mettermi in mezzo di Aman, ma non dovresti parlare con chi rifiuta di ascoltare, e capire che suo figlio non è perfetto come pensava.» Kiara intervenne per difendere sua figlia.
Aman fu sorpresa dalla reazione della madre di Plamen, che era sempre stata gentile con lei. Da quando avevano chiuso la relazione non si erano più incrociate, nonostante vivessero in un posto piccolo.
«So da chi hai ereditato questa personalità che hai.»
«Come si permette? Insulta mia figlia e me senza motivo.»
«Senza nessuna ragione? Tua figlia ha rovinato mio figlio. Da allora è triste.»
Aman non poteva continuare ad ascoltare gli insulti che quella donna rivolgeva a sua madre e a lei stessa e se ne andò a casa quasi piangendo.
Era il giorno del suo compleanno e la sua famiglia non voleva che quella donna le rovinasse la giornata. Per mangiare presero il pesce, e nel pomeriggio restarono tutti insieme facendo un giro sulla chiatta e ricordando vecchie storie fino a notte fonda.
Poco prima di andare a dormire, una strana sensazione attraversò il corpo di Aman. Aveva freddo nonostante fosse luglio. Uscì dalla sua stanza e andò giù, fino a quando non uscì dalla porta principale. Un ragazzo giovane, un paio d'anni più vecchio di lei, stava camminando verso il nord del villaggio.
«Salve, buonasera, signorina,» lo straniero salutò Aman senza fermarsi.
Aman lo fermò.
«Aspetta. Ti conosco?» ad Aman risultava familiare.
«Penso che se ci conoscessimo mi ricorderei di te.»
«Chi sei? Ti ricorderesti di me? Sono così poco aggraziata?»
Lo straniero scoppiò con una risata.
«Penso che tu mi abbia frainteso. Mi chiamo Florín. E volevo dire che sei la persona più bella che abbia mai visto.»
Aman arrossì. Florin era un giovane molto bello, era ben vestito e aveva carisma, la attraeva come mai nessuno prima.
«Non dovresti andare a dormire? È tardi e in questo momento potrebbero esserci dei malintenzionati.»
«Sei un malintenzionato?» disse Aman divertita.
«Lascio giudicare a te.» Florin sorrise, gli piaceva quella ragazza. «Non mi hai ancora detto come ti chiami.»
Конец ознакомительного фрагмента.
Текст предоставлен ООО «ЛитРес».
Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию на ЛитРес.
Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.