Chantelle la guardò con i suoi grandi occhi blu, chiaramente sopraffatta.
Emily andò alla portiera posteriore del pick-up per prendere la mano di Chantelle, la strinse per rassicurarla, e la aiutò a scendere a terra. C’erano altri bambini con i genitori che girovagavano. Un gruppo di ragazzini giocava su una pila di foglie cadute, un paio di ragazzini si ricorrevano nell’erba. Emily stessa si sentì piuttosto sopraffatta da tutto quanto. Non aveva mai trascorso molto tempo con i bambini, soprattutto non con grossi gruppi di bambini. Il chiasso era incredibile, anche peggiore di quando Gus e suoi amichetti di settant’anni avevano fatto festa alla locanda.
Emily guardò Daniel. Anche lui sembrava disorientato. Emily non poté fare a meno di ridere tra sé e sé vedendo loro tre, tutti sconvolti e con gli occhi sgranati.
Proprio allora una giovane donna si avvicinò a loro con un sorriso di benvenuto. Indossava dei pantaloni beige svasati con un cardigan lilla e scarpe basse, una mise che a Emily fece subito pensare a un’insegnante. Diede una gomitata a Daniel e non poté trattenersi dal ridacchiare apertamente di fronte alla sua espressione scoraggiata, che corrispondeva perfettamente a quella di Chantelle. Trovarsi faccia a faccia con i docenti era chiaramente un’esperienza terrificante per i Morey, pensò Emily.
“Salve, sono la signorina Glass,” disse la giovane, porgendo una mano.
Emily prese il comando e le strinse la mano. La signorina Glass aveva delle mani incredibilmente morbide e delle unghie perfettamente curate.
“Lei è Chantelle?” chiese rivolgendo l’attenzione e il suo sorriso dolcissimo alla bambina.
Chantelle si ritrasse, aggrappandosi alla gamba del pantalone di Emily. Emily le accarezzò la testa per confortarla.
“Non c’è nessun bisogno di aver paura, tesoro,” disse la signorina Glass. “Sono tutti felicissimi di conoscerti.” Guardò Emily e Daniel. “Sono davvero un gruppetto dolcissimo.”
Emily sorrise, più a suo agio con l’idea di lasciare Chantelle nelle mani di qualcun altro. Ma Daniel sembrava faticare di più al pensiero di lasciarla.
Si accucciò accanto a Chantelle e le prese le spalle con le mani. “Buona giornata,” disse, ed Emily gli udì l’emozione nella voce. “Non vedo l’ora che mi racconti tutto.”
La prese tra le braccia e la strinse forte. Emily notò il modo in cui stringeva le labbra, trattenendo lacrime che cercavano di fuoriuscire. Vederlo così rese emotiva anche lei, e fece aumentare il suo amore per lui.
Daniel si sciolse dall’abbraccio e adesso toccava a Emily dire delle parole di incoraggiamento alla bambina. La abbracciò stretta.
“Sii coraggiosa,” disse, “e mostra agli altri bambini che anima gentile, amorevole e generosa hai.”
Chantelle annuì. Si voltò verso l’edificio scolastico e fece un respiro profondo. Daniel si allungò per prendere la mano di Emily.
“Si divertirà molto oggi,” li rassicurò la signorina Glass mentre prendeva la mano mezza riluttante di Chantelle nella sua. “Ve lo prometto,” aggiunse, facendo oscillare il braccio.
Insieme, Emily e Daniel trattennero il respiro guardando Chantelle che percorreva la strada fino alla sua nuova scuola. Sull’ultimo gradino si fermarono, e Chantelle si voltò. Con l’incoraggiamento della signorina Glass li salutò con la mano, poi sparì all’interno.
“Il primo giorno di scuola della nostra bambina,” sussurrò Emily.
*
Di ritorno al Bed and Breakfast, Emily si chiese che cosa avrebbero fatto in quella giornata. Chantelle era nelle loro vite da meno di una settimana e già non ricordava che cosa faceva di se stessa prima di lei.
“Oggi cosa facciamo?” chiese a Daniel.
“Credo che dovrei trasferirmi,” rispose, con lo sguardo sempre fisso fuori dal parabrezza.
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