Приключения Пиноккио. История деревянной куклы. Уровень 1 / Le avventure di Pinocchio. Storia d’un burattino. Карло Коллоди. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Карло Коллоди
Издательство: Издательство АСТ
Серия: Легкое чтение на итальянском
Жанр произведения:
Год издания: 2024
isbn: 978-5-17-165851-9
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ha continuato con lo stesso tono di voce:

      – E se non ti garba di andare a scuola, perché non impari almeno un mestiere, per guadagnare onestamente un pezzo di pane?

      – Fra i mestieri del mondo non ce n’è che uno solo[22] che veramente mi vada a genio[23].

      – E questo mestiere è?

      – Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del vagabondo.

      – Per tua regola – ha detto il Grillo-parlante con la sua solita calma – tutti quelli che fanno codesto mestiere, finiscono quasi sempre allo spedale o in prigione.

      – Bada, Grillaccio del mal’augurio!..

      – Povero Pinocchio! mi fai proprio compassione!..

      – Perché ti faccio compassione?

      – Perché sei un burattino e hai la testa di legno.

      A queste ultime parole, Pinocchio ha preso un martello di legno, l’ha scagliato contro il Grillo-parlante.

      Forse non credeva nemmeno di colpirlo; ma l’ha colto per l’appunto nel capo, tanto che il povero Grillo aveva appena il fiato di fare crì-crì-crì, e poi è rimasto lì stecchito e appiccicato alla parete.

      5

      Pinocchio ha fame e cerca un uovo per farsi una frittata; ma sul più bello, la frittata gli vola via dalla finestra

      Intanto è cominciato a farsi notte[24], e Pinocchio, ricordandosi che non aveva mangiato nulla, ha sentito un’uggiolina allo stomaco.

      Ma l’appetito nei ragazzi cammina presto, e dopo pochi minuti, l’appetito è diventato fame.

      Il povero Pinocchio è corso subito al focolare, dove c’era una pentola che bolliva, e ha fatto l’atto di scoperchiarla, ma la pentola era dipinta sul muro. Immaginatevi come è restato. Il suo naso, che era già lungo, è diventato più lungo almeno quattro dita.

      Allora correva per la stanza e frugava per tutte le cassette e per tutti i ripostigli in cerca di un po’ di pane, magari un po’ di pan secco, una lisca di pesce, un nocciolo di ciliegia, insomma qualche cosa da masticare: ma non ha trovato nulla, proprio nulla.

      E intanto la fame cresceva: e il povero Pinocchio non aveva altro sollievo che quello di sbadigliare, e faceva degli sbadigli così lunghi, che qualche volta la bocca gli arrivava fino agli orecchi.

      Allora piangendo, diceva:

      – Il Grillo-parlante aveva ragione. Ho fatto male a rivoltarmi al mio babbo e a fuggire di casa… Oh! che brutta malattia è la fame!

      Quando ecco che gli è parso di vedere nel monte della spazzatura qualche cosa di tondo e di bianco, che somigliava a un uovo di gallina. Era un uovo davvero.

      La gioia del burattino è impossibile descriverla. Si rigirava questo uovo fra le mani, e lo toccava e lo baciava e diceva:

      – E ora come dovrò cuocerlo? Farò una frittata!.. No, è meglio cuocerlo nel piatto!..[25] No, la più lesta di tutte è di cuocerlo nel piatto o nel tegamino: ho troppo voglia di mangiare!

      Detto fatto[26], ha posto un tegamino sopra un caldano pieno di brace accesa: ha messo nel tegamino un po’ d’acqua: e quando l’acqua ha principiato a fumare, tac!.. ha spezzato il guscio dell’uovo.

      Ma invece della chiara e del torlo è scappato fuori un pulcino tutto allegro e complimentoso, il quale ha detto:

      – Mille grazie, signor Pinocchio, d’avermi risparmiata la fatica di rompere il guscio! Arrivederla, stia bene e tanti saluti a casa!

      Ciò detto, ha disteso le ali, e è andato via.

      Il povero burattino è rimasto lì, come incantato, con gli occhi fissi, con la bocca aperta e con i gusci dell’uovo in mano. Ha cominciato a piangere, e piangendo diceva:

      – Eppure il Grillo-parlante aveva ragione! Oh! che brutta malattia è la fame!..

      E perché il corpo gli seguitava a brontolare più che mai[27], e non sapeva come fare a chetarlo, ha pensato di uscire di casa e di dare una scappata al paesello vicino, nella speranza di trovare qualche persona caritatevole.

      6

      Pinocchio si addormenta con i piedi sul caldano, e la mattina dopo si sveglia con i piedi tutti bruciati

      Per l’appunto[28] era una notte d’inferno. Tonava forte forte, lampeggiava, e un ventaccio freddo e strapazzone, fischiando rabbiosamente e sollevando un immenso nuvolo di polvere, faceva stridere e cigolare tutti gli alberi della campagna.

      Pinocchio aveva una gran paura dei tuoni e dei lampi: se non che la fame era più forte della paura: motivo per cui ha accostato l’uscio di casa, è andato di carriera[29], in un centinaio di salti è arrivato fino al paese, con la lingua fuori e con il fiato grosso.

      Ma ha trovato tutto buio e tutto deserto. Le botteghe erano chiuse; le porte di casa chiuse; le finestre chiuse. Pareva il paese dei morti.

      Allora Pinocchio si è attaccato al campanello d’una casa, e ha cominciato a suonare a distesa, dicendo dentro di sé:

      – Qualcuno si affaccerà.

      Difatti si è affacciato un vecchino, con il berretto da notte in capo, il quale ha gridato tutto stizzito:

      – Che cosa volete a quest’ora?

      – Che mi fareste il piacere di darmi un po’ di pane?

      – Aspettami che torno subito, – ha risposto il vecchino, credendo di avere da fare con qualcuno di quei ragazzacci che si divertono di notte a suonare i campanelli delle case, per molestare la gente per bene[30].

      Dopo mezzo minuto la finestra si è riaperta, e la voce del solito vecchino ha gridato a Pinocchio:

      – Para il cappello.

      Pinocchio si è levato subito il suo cappelluccio; ma mentre faceva l’atto di pararlo, ha sentito pioversi addosso un’enorme catinella d’acqua che l’ha annaffiato tutto dalla testa ai piedi.

      E’ tornato a casa bagnato come un pulcino e rifinito dalla stanchezza e dalla fame: e perché non aveva più forza da reggersi ritto, si è posto a sedere, appoggiando i piedi fradici sopra un caldano pieno di brace accesa.

      E lì si è addormentato; e nel dormire, i piedi che erano di legno gli ha preso fuoco, e sono diventati cenere.

      E Pinocchio seguitava a dormire e a russare. Finalmente sul far del giorno[31] si è svegliato, perché qualcuno aveva bussato alla porta.

      – Chi è? – ha domandato sbadigliando e stropicciandosi gli occhi.

      – Sono io! – ha risposto una voce.

      Quella voce era la voce di Geppetto.

Упражнения

      1. Переведите на русский язык:

      Riscaldare, un falegname, una bottega, borbottare, una scorza, spalancato, una pialla, un soprannome, somigliare, battere, una pentola, framezzo, un campanello, un tegamino, una frittata, un focolare, un tuono, risparmiare, brontolare, un nocciolo, una parete.

      2. Вставьте пропущенное слово:

      Figuratevi come è _______ quel buon vecchio di maestro Ciliegia!

      Questa volta il povero maestro Ciliegia è caduto _______


<p>22</p>

ce n’è che uno solo – из них только одно

<p>23</p>

  mi vada a genio – мне нравится

<p>24</p>

Intanto è cominciato a farsi notte – Тем временем наступила ночь

<p>25</p>

No, è meglio cuocerlo nel piatto!.. – Нет, лучше приготовить глазунью!..

<p>26</p>

Detto fatto – Сказано – сделано

<p>27</p>

  più che mai – более чем когда-либо/еще больше

<p>28</p>

Per l’appunto – Как раз

<p>29</p>

andare di carriera – мчаться во весь опор

<p>30</p>

per bene – добропорядочный

<p>31</p>

sul far del giorno – рано утром