1.2 Baricentro, centro di gravezza, centro di gravità, centro di massa
Il baricentro è un punto notevole delle figure geometriche; esso è valido per tutti i periodi.
Il centro di gravezza, in riferimento al periodo antico (da Archimede a Galilei), la cui definizione anche se formulata in modo leggermente diversa da ciascun autore (Archimede, Pappo, Stevino), è un punto notevole del corpo tale che pensando di appenderlo per esso, il corpo resta in equilibrio.
Il centro di gravità, in riferimento al periodo moderno e contemporaneo, è il punto di applicazione della forza di attrazione gravitazionale (peso) risultante; esso è detto anche baricentro.
Il centro di massa, in riferimento al periodo moderno e contemporaneo, è quel punto tale che il momento statico in riferimento a qualsiasi asse passante per esso è nullo. Nel caso particolare di distribuzione uniforme di massa, il centro di massa coincide con il baricentro geometrico della figura di riferimento; pertanto l’asse di riferimento è detto asse baricentrico.
Nel periodo antico, in considerazione del fatto che la gravezza era ritenuta immutabile , il centro di gravezza coincideva con il baricentro geometrico.
Nel caso particolare di distribuzione uniforme di massa, evidenzio che il centro di massa coincide con quello che era il centro di gravezza.
Nel periodo moderno e contemporaneo, pur sapendo che la forza di attrazione gravitazionale (peso) risultante del corpo considerato è variabile, come si è potuto chiamare il centro di gravità o “baricentro”? Inoltre come si è potuto ritenere il centro di massa coincidente con il centro di gravità?
Il centro di massa coincide con il baricentro geometrico, solo nel caso particolare di distribuzione uniforme di massa.
Trattando per semplicità solo il caso particolare di distribuzione uniforme di massa, anche in presenza di simmetria, il centro di gravità non coincide mai con il centro di massa. Il caso più emblematico è quello del cerchio; per esso il centro di massa coincide con il centro del cerchio, ma il centro di gravità è posto al di sotto e pertanto non può essere il baricentro.
Il valore della distanza tra il centro di gravità e il centro di massa è massimo sulla superficie terrestre, diminuendo con l’altitudine. Inoltre, esso aumenta:
a) all’aumentare della massa;
b) al diminuire della densità;
c) con la forma, man mano aumentando dalla sfera, al cilindro equilatero e al cubo.
Tutto questo è la conseguenza degli effetti della mia scoperta scientifica: “La forma dei corpi solidi”.
L’Amore per la Ricerca della Verità per la Conoscenza”, prescindendo da “La forma dei corpi solidi”, mi ha condotto ancora a nuovi approfondimenti su:
a) studio dei corpi galleggianti;
b) studio dei corpi appesi - ruotanti.
Scoperta scientifica
2 La forma dei corpi solidi
Newton ha formulato la legge di attrazione gravitazionale universale riferendosi ai corpi come punti materiali: questo modello è quello adottato fino a oggi.
Con questa impostazione, volendo calcolare il peso di tanti corpi (stessa massa, stessa materia e forma diversa; stessa massa, materia diversa e stessa forma; masse diverse, stessa materia o materia diversa, stessa forma o forma diversa) tutti posti sulla superficie terrestre o su un piano di riferimento (ad esempio piano della bilancia), attualmente, dalla Fisica essi sono considerati tutti con la stessa distanza nulla sia dalla superficie terrestre che dal piano di riferimento. Da ciò ne scaturisce che i corpi che hanno la stessa massa (a prescindere sia dalla materia che dalla forma) devono avere lo stesso peso. Inoltre, i corpi che hanno masse diverse (a prescindere sia dalla materia che dalla forma), quindi proporzionali, devono avere pesi proporzionali.
Tutti, da Archimede fino a Galilei, in forza del postulato dell’immutabilità della gravezza, hanno sostenuto questo.
Cosa strana, così è sostenuto dopo da tutti, da Newton fino a oggi, pur sapendo che la forza di attrazione gravitazionale è variabile con l’altitudine.
Animato dall’Amore della Ricerca della Verità per la Conoscenza, in forza dell’Arte di Socrate, ho manifestato che tutti i corpi non potevano essere considerati allo stesso modo come semplici punti materiali. Tutti i corpi, invece, dovevano essere evidenziati ciascuno con la propria distanza del centro di massa dalla superficie terrestre o dal piano di riferimento: la natura di questo ne tiene conto.
Questa è la mia scoperta scientifica:
La forma dei corpi solidi.
La Legge Fisica è la seguente:
In tutti i fenomeni naturali che si osservano, in tutti gli esperimenti che si eseguono, in presenza dell’attrazione gravitazionale universale, necessita considerare la forma dei corpi solidi.
La valenza di legge per la mia scoperta scientifica deriva da due motivi:
1) è la conseguenza analitica della corretta applicazione della vigente legge di attrazione gravitazionale di Newton, da un lato continuando a fare riferimento, come tutti, al punto materiale, ma dall’altro considerando per ciascun corpo la sua distanza del centro di massa dalla superficie terrestre o dal piano di riferimento, così caratterizzando per ogni corpo la sua realtà, “materia e forma”; in tal modo si ottiene un comportamento più prossimo alla natura; questo aspetto attualmente dalla Fisica non è considerato;
2) aspetto ancora più importante, è confermata dagli esperimenti eseguiti relativi:
a) alla pesatura dei corpi con diverse posizioni sul piano della bilancia;
b) immersione dei corpi in acqua con diverse posizioni.
L’importanza di questa scoperta scientifica è duplice:
1) analitica, perché, in conseguenza, deve essere integrata e corretta la legge di Newton sulla forza di attrazione gravitazionale universale;
2) sperimentale, perché si vede l’effetto (variazione del peso al variare della posa del corpo sul piano della bilancia) con le misure eseguite anche con bilance comuni (figurarsi con quelle molto più sensibili da laboratorio).
Archimede, con le sue bilance, questo effetto se cercato, lo poteva vedere?
Sempre animato dall’Amore della Ricerca della Verità per la Conoscenza, aspetto importante, questo effetto l’ho visto anche in acqua “bilancia naturale” con gli esperimenti relativi al fenomeno del galleggiamento, constatando che per quei corpi la cui pesantezza (densità) è prossima a quella dell’acqua, il loro stato (galleggiamento, sospensione, affondamento) cambia al variare della loro forma (forma gravitazionale che varia pur non cambiando la forma geometrica) con cui sono posti in acqua.
Archimede, con il suo modello teorico, questo effetto se cercato, lo poteva vedere?...No!
Senza esperimenti, in presenza di un modello teorico, avendo come presupposto il postulato dell’immutabilità della gravezza, è impossibile.
Archimede per vederlo doveva sperimentare.
Archimede ha sperimentato?
Archimede ha sperimentato e non l’ha visto?
Questo non lo potremo mai sapere.
Perchè questo effetto, anche dopo, da Stevino, Galilei a oggi non lo vede nessuno? … Eppure tanti, Stevino e Galilei compresi, hanno sperimentato e continuano a sperimentare.
In