Si Mr. Evans. Antonina Lentini. Читать онлайн. Newlib. NEWLIB.NET

Автор: Antonina Lentini
Издательство: Tektime S.r.l.s.
Серия:
Жанр произведения: Современные любовные романы
Год издания: 0
isbn: 9788873049067
Скачать книгу
posati su di me. La scossa si fa sentire, percorrendomi nuovamente tutta la schiena, facendo sobbalzare il cuore.

      <<Sono inquieta quando sto vicino a lui.>> Sospiro. <<Davvero, mi dispiace averti lasciata da sola al bar.>> Affermo sperando di cambiare discorso. <<Non ti preoccupare, non ero così tanto sola.>> Sorride.

      <<Ora dovresti essere tu a spiegarmi cosa è successo.>> Esclamo.

      <<Si beh! Dopo che… scusa come si chiama?>> <<Cade, si chiama Cade.>>

      <<Dopo che Cade si stava sacrificando per te, Alexavier mi ha fatto… si… diciamo… compagnia.>>

      <<Posso dedurre che sia andata benissimo col tuo bel capo.>> Esclamo, piegando le labbra in un sorriso. <<Dire “benissimo” è poco, però si. Ci siamo divertiti.>> Sospira felice.

      <<Sono contenta per te. Senti ne riparliamo quando ci vediamo?>> Le chiedo, ho un terribile sonno, anche se parlare di Cade mi ha fatto risvegliare un tantino.

      <<Si certo, anche perché mi devi raccontare tutto quello che vi siete detti e che avete fatto.>> Non cambia mai.

      <<Altrettanto Naomi.>> Sorrido sarcasticamente. <<Notte.>>

      <<Notte Noele.>> Riattacco.

      Per fortuna quando sono arrivata a Hilo ho trovato questo meraviglioso bar sulla spiaggia. È uno dei più frequentati del posto. Da quando ci lavoro non ho ancora imparato a preparare alla perfezione il Blue Hawaiian, è un cocktail esotico originario di questa meravigliosa isola.

      Il suo colore blu-azzurro chiaro gli è conferito dalla miscela di rum bianco e Blu Curaçao.

      Ogni volta sono i tre minuti peggiori del mio lavoro.

      Non si finisce mai di imparare. Diversamente da

      Arizona che sa fare tutto alla perfezione.

      Finalmente sono arrivata al bar e questo mi consentirà di cacciare via Cade dai miei pensieri almeno per un bel po’.

      A quanto pare è già pieno di persone e sono solamente

      le nove del mattino. Sarà meglio andarmi a cambiare. <<Ehi Noe, non ti ho ancora ringraziata per ieri sera. Ho saputo che un signore ti ha aggredita e che un ragazzo ti ha difesa.>>

      Devo cercare le parole adatte per risponderle in modo che non mi possa fare altre domande.

      <<Si, mi ha sputato il suo drink addosso, ma per fortuna è arrivato in tempo Cade.>> Oddio ho detto il suo nome.

      Arzona mi guarda maliziosamente.

      <<Non farti strane idee. So il suo nome perché un suo amico l’ha chiamato, non per altro.>> Affermo. Invento una scusa all’istante.

      <<Sono felice che non è successo niente. Chissà come sarebbe andata a finire se non interveniva quel ragazzo, SEXY.>> Sottolinea l’aggettivo. <<È stato molto gentile a difendermi.>>

      <<Già.>> Mi guarda con quell’espressione per farmi capire che non si è bevuta la storia.

      <<Devo andarmi a cambiare, altrimenti Xavier mi

      licenzierà.>> Corro verso i camerini per evitare altre

      domande.

      Dopo cinque ore circa, ho finalmente finito il mio turno. Esco dal bar e vedo Naomi seduta sulla sabbia assorta nei suoi pensieri a fissare il mare.

      Vado da lei e mi butto per terra goffamente facendomi notare.

      Sono esausta dal lavoro e penso a tutti i Blue Hawaiian che ho dovuto preparare in una sola mattinata ed a tutte le facce dei clienti quando lo bevevano, sicuramente pensavano “uuuuh che buono, ne bevo un altro sorso. Mm aspetta, ora che l’ho gustato meglio fa schifo. Decisamente schifo”. Devo chiedere qualche giorno di vacanza a Xavier.

      <<Ci sarebbe un argomento piccante di cui dovremmo parlare. Non riesco a pensare ad altro, come hai fatto ad andare via ed a non passare altro tempo con lui?

      Ãˆ stato così gentile con te.>> Mi guarda con occhi vivaci.

      Ecco ero riuscita a non pensare a Cade per tutta la mattina ed ora è piombato nei miei pensieri senza un minimo di gentilezza.

      Il cuore abbandona il suo ritmo e riprende a cavalcare più veloce di un fulmine. Sicuramente ci sarà rimasto male ma dovevo andare via.

      <<Ha una fidanzata?>> Chiede.

      <<Non credo, ho notato che è molto freddo a riguardo.>>

      <<Mi sembra un bravo ragazzo, chissà perché è così?!>> Fa un sospiro. <<Cambiando discorso, la prima volta che l’ho visto non ho potuto notare altro se non che fosse un bel giovane.>>

      <<Si, lo si può definire bello.>> Non voglio dare peso alla bellezza. Anche se la prima volta che l’ho visto ne sono rimasta ammaliata.

      <<Dai Noe… non prendermi in giro, quel tizio ti piace. Ti

      conosco e da quando abbiamo iniziato a parlare di lui sei diventata nervosa e rossa in volto.>> Dannazione si è accorta di tutto, ma come fa?

      <<È stato carino ma non posso affrettarmi a tirare una conclusione, lo conosco da un giorno.>>

      <<Non ti credo Noe…ti contraddici da sola. Guardati.>> Fa cenno con la mano verso di me. <<Voleva passare altro tempo con te ieri sera e tu hai rifiutato. Hai paura, ma di cosa?>>

      Voglio cambiare discorso al più presto. Ma se non parlo con lei con chi altro posso farlo? <<Conoscendoti tu saresti rimasta a passare altro tempo insieme a lui.>> Esclamo.

      <<Si, forse. Ma non è il mio tipo. A me piacciono gli uomini d’affari ricordi? E poi a quanto ho capito non è per le storie a lungo termine.>>

      <<Sarà, ma ha un animo gentile. È premuroso ed è stato molto protettivo nei miei confronti e anche se sarà difficile, riuscirò a capire cosa lo blocca ad andare avanti con una ragazza.>>Affermo. Desidero tanto scoprire il reale motivo.

      <<Il dilemma del momento.>> Sussurra.

      <<Senti, vuoi qualcosa da bere? Te lo faccio preparare

      in un attimo.>> Devo porre fine all’argomento, ora ne

      sono più che convinta.

      <<No, grazie lo stesso.>>

      <<Senti…>> Sospiro. <<Parlami di ieri sera, sono molto curiosa. Non era un osso duro il tuo capo?>> Chiedo.

      <<Inizialmente c’era un po’ di imbarazzo tra noi ma poi…>> Si interrompe e alza gli occhi al cielo sorridendo.

      <<A me non sembrava ci fosse tutto questo imbarazzo, ti sentivo sghignazzare, anche se in quel momento non sapevo con chi fossi.>> Affermo.

      <<Poi un Mojito tira l’altro e…>> Fa un sospiro

      profondo. <<E la tensione era volata via. Penso di piacergli.>>

      <<Sono davvero felice per te.>>

      Mi alzo e vado a prendere due succhi di frutta alla pesca, il mio preferito. Dopo aver finito saluto Naomi e vado a casa.

      Decido