ibidem-Press, Stuttgart
Indice
CAPITOLO 1 Sulle tracce di sé e dell’uomo
1.1 Elena Foà, Attraverso la vita. Ricordi e impressioni
1.2 Alfredo Panzini, La lanterna di Diogene
Cap. I LA CURA DEL MOTO E DEL SOLE
Cap. XIII LA QUAGLIA E IL NIRVANA
Cap. XIX LA FINE E IL PRINCIPIO DEL NIRVANA
1.3 Italo Svevo, Corto viaggio sentimentale
CAPITOLO 2 La fortuna dello specchio rivelatore
2.1 Annie Vivanti, Zingaresca
II.
2.2 Clarice Tartufari, Rete d’acciaio
2.3 Sfinge, La gaia scienza. Novelle
CAPITOLO 3 La sospirata meta della verità
3.1 Grazia Deledda, Il paese del vento
3.2 Guido da Verona, Mimì Bluette fiore del mio giardino
CAPITOLO 4 Il lieto racconto di un maestro viaggiatore
Guido Gozzano, Verso la cuna del mondo. Lettere dall’India
INTRODUZIONE
Nella mia giovanezza ho navigato
lungo le coste dalmate. Isolotti
a fior d’onda emergevano, ove raro
un uccello sostava intento a prede,
coperti d’alghe, scivolosi, al sole
belli come smeraldi. […]
[…] Oggi il mio regno
è quella terra di nessuno. Il porto
accende ad altri i suoi lumi; me al largo
sospinge ancora il non domato spirito,
e della vita il doloroso amore.1
Oggi, nella quinta età della comunicazione, si parla di “uomo planetario”. E oggi si viaggia indiscutibilmente di più, senz’altro più agevolmente, spesso a minor prezzo rispetto al passato… anche prossimo; mentre ci appare remota l’esperienza biografica dei nostri nonni che, quando non ricchi né benestanti, in alcuni casi – e nel caso dei loro avoli spesso – non uscivano dai confini della propria regione di nascita nell’arco dell’intera esistenza.
La maggiore accessibilità della prova fisica del viaggio, non più così rara e complessa da realizzare, non la rende però un evento meno prezioso; al contrario, sono proprio il coinvolgimento, il lavoro attento presupposto e la dinamicità che essa prevede e insieme genera, uniti ai molteplici e variegati pensieri che scandiscono le tappe del cammino, a farne per chi la compie un momento esclusivo ed irripetibile. Premiato, al suo termine, dalla soddisfazione della conquista dello spazio, dall’incanto del primo cauto approccio alla nuova realtà che ci brilla intorno, e dalla consapevolezza, destinata a farsi col tempo sempre più chiara e nitida, della maturità che si è raggiunta. Perché, da questo scaturisce tutto, la brama della conoscenza del lontano – che spesso implica, o ha come suo fine, l’incontro con l’altro lontano, oppure,