Claudia apre il frigorifero per cercare ispirazione… e lo trova quasi vuoto. Ci sono soltanto delle arance, del formaggio, due uova e un sugo pronto.
“Maria!” chiama, poi aggiunge tra sé e sé: “Oh no. Forse è già nella vasca e non mi sente.”
Invece Maria entra in cucina. Indossa ancora il pigiama e ha l’aria assonnata. “Che c’è? Perché gridi?”
“Dobbiamo andare a fare la spesa! È urgente: il frigo è vuoto.” risponde Claudia.
“Vuoto?” ripete Maria. “Accidenti! Il sabato mattina il supermercato è chiuso e stasera vengono a cena Matteo e Luca! Che sbadate: in genere ci andiamo sempre il venerdì sera perché rimane aperto fino a tardi.”
Claudia dice: “Nessun problema! Invece di andare al supermercato, possiamo andare nei negozietti che ci sono in città. Prendiamo il pane in panetteria, il latte e le uova in latteria, carne e affettati in macelleria e salumeria, frutta e verdura in frutteria. Ci serve altro?”
“Passiamo anche in pescheria: magari c’è del pesce fresco che possiamo congelare” propone Maria, poi sospira: “Devo dire addio al mio bagno caldo. Vado a vestirmi.”
Claudia ride. “Ma no! Sono sicura che tra un’ora al massimo siamo già a casa.”
Un quarto d’ora più tardi Claudia e Maria camminano per le strade di Palermo. Da quando ci sono i supermercati, i negozietti specifici e i piccoli alimentari sono sempre più rari: i prezzi dei supermercati sono più bassi e molte persone preferiscono acquistare tutti i prodotti nello stesso luogo, perché si impiega meno tempo. I piccoli negozi, però, vendono cibo più genuino perché i negozianti acquistano a loro volta la merce da piccoli agricoltori e allevatori, che producono cibi buoni e salutari. Soprattutto nelle città del sud Italia, come Palermo, le famiglie fanno spesso la spesa nei piccoli negozi anche perché si affezionano ai negozianti e possono scambiare quattro chiacchiere mentre fanno acquisti. I negozianti memorizzano le facce e le storie dei loro clienti e a volte fanno loro degli sconti oppure tengono da parte la merce migliore per i più affezionati. Questo ovviamente non è possibile nei supermercati.
La loro prima tappa è la latteria. Nelle latterie, oltre al latte, si trovano anche uova, farina, zucchero, sale e tutti quegli alimenti fondamentali per cucinare.
“Buongiorno” salutano le due ragazze.
Il lattaio le accoglie con un sorriso. Non è la prima volta che fanno la spesa nel suo negozio e infatti lui le riconosce. “Buongiorno! Come posso aiutarvi?”
“Ci servono tre litri di latte, una confezione di uova, 300 grammi di burro, farina, zucchero e sale, grazie.” dice Claudia. Ha la lista della spesa in mano e con una penna barra la merce che acquista.
Il lattaio le serve e poggia la merce sul bancone. “Vi serve altro?” chiede.
“No, grazie.”
Claudia si occupa di pagare mentre Maria ripone la spesa in un carrellino. Quando devono comprare molte cose lo portano sempre con loro, altrimenti le buste pesano troppo.
Il lattaio consegna lo scontrino a Claudia. “Sono 12 euro, grazie.”
Claudia paga con una banconota da 20 euro e prende 8 euro di resto. “Grazie a lei. Buona giornata!”
La seconda tappa è la salumeria. Sia Claudia che Maria lavorano full-time e hanno quasi sempre bisogno di un pranzo al sacco da portare al lavoro. Comprano quindi sempre tanti affettati che mettono in frigo e preparano i panini giorno per giorno.
“Buongiorno.” salutano.
Il salumiere le accoglie con un sorriso. Serve altre due clienti che sono già nel negozio e poi si rivolge a loro. “Buongiorno, ragazze. Che cosa desiderate?”
Chiara legge dalla lista: “Un etto di prosciutto crudo, uno di prosciutto cotto, uno di salame, uno di petto di tacchino e uno di mortadella. Grazie.”
Il salumiere prepara gli affettati e li ripone in cinque involucri diversi. La scena si ripete: Claudia paga e Maria sistema la spesa nel carrello.
In macelleria acquistano la carne per la serata: vogliono preparare degli hamburger. Comprano anche due filetti di manzo che vogliono cucinare la settimana seguente. La carne bianca è più salutare della carne rossa, perciò acquistano anche del petto di pollo.
In panetteria, detta anche forno, comprano i panini per gli hamburger e quelli da congelare per i pranzi al sacco di tutta la settimana. I loro tipi di pane preferiti sono le rosette e le ciabatte. L’Italia è molto famosa per la sua vastissima varietà di pane: ci sono decine di tipi diversi.
In frutteria acquistano frutta e verdura di stagione. Dato che sono in primavera, ci sono prugne, ciliegie e carciofi a volontà. Comprano anche patate, peperoni, banane, ananas, aglio e cipolle. Il carrello ormai è pesantissimo!
La prossima tappa è la pescheria. I piccoli negozi non si riforniscono ai grandi mercati del pesce, ma comprano ogni giorno il pesce dai pescatori locali. Non possono promettere la stessa varietà di pesce che si trova al supermercato, ma è di certo pesce fresco e del luogo.
Claudia e Maria osservano il banco per un po’, poi scelgono del polpo, dei gamberetti e del tonno. Devono congelare anche questo, perciò ne acquistano poco: il pesce è molto più buono se mangiato fresco di giornata!
Le due ragazze escono dal negozio. “Bene.” dice Claudia, “Abbiamo quasi finito. Ora dobbiamo solo andare in un alimentari a comprare quello che manca: pasta, biscotti per la colazione, succo di frutta, marmellata e acqua. Manca qualcos’altro?”
“Vino e birra.” aggiunge Maria.
Claudia ride: “Sei sempre la solita!”
L’alimentari è un piccolo supermercato. Spesso chi gestisce l’alimentari fa acquisti dagli stessi piccoli negozianti che ci sono in città. Il prezzo della merce dunque è leggermente più alto, ma in questo modo i clienti evitano di camminare in lungo e in largo per la città. Inoltre qui si vendono merci che, nei negozietti, non sono presenti o sono rare da trovare.
Le due ragazze acquistano tutti i prodotti scritti sulla lista di Claudia e si recano in cassa per pagare. Maria sistema la merce nel carrello traboccante, tranne l’acqua. “E queste?” chiede a Claudia. Sono tre grosse casse da sei bottiglie e da sole non possono trasportarle fino a casa!
La proprietaria dell’alimentari le sente parlare e scuote la testa. “Non scherzate! Potete prendere uno dei nostri carrelli, poi ce lo riportate più tardi. Non c’è problema.”
“Lei è molto gentile, signora.” dice Maria, “Ma abitiamo proprio dietro l’angolo. Se non le dispiace, facciamo come dice la mia amica e torniamo tra cinque minuti per le altre due casse.”
La donna sorride. “Se abitate qui dietro allora ho la soluzione perfetta. Vi da una mano mio figlio. Lavora qui, sistema gli scaffali. Però per cinque minuti si può assentare. Luigi!”
Un ragazzo adolescente fa capolino con la testa da dietro una fila di scaffali. “Sì, mamma?”
“Aiuta le signorine a portare queste casse d’acqua a casa. Abitano qui vicino.”
“Non vogliamo disturbare!” esclama Claudia, “Le casse pesano e di sicuro Luigi ha molto da fare qui in negozio.”
“Nessun disturbo.” dice la signora. Il suo tono non ammette repliche.
Le due ragazze escono dal negozio e Luigi le segue con le casse d’acqua in mano.
“Quanti anni hai, Luigi?” chiede Maria.
“Sedici.” risponde lui.
“Vai a scuola?”
“Sì, al liceo. Nei fine settimana però aiuto mamma e papà in negozio. Loro due non ce la fanno da soli e a me servono i soldi per comprarmi il motorino: così prendiamo due piccioni con una fava!”
L’appartamento di Claudia e Maria è davvero dietro l’angolo e lo raggiungono in pochi minuti. Luigi sistema le due casse d’acqua nell’ascensore e saluta le ragazze con un sorriso.
“Aspetta!” lo ferma Claudia. In tasca ha ancora il resto della spesa all’alimentari: è una banconota stropicciata da 5€ e la allunga a